La mamma: «Vai a chiamare papà». E la figlioletta trova il papà impiccato

La mamma: «Vai a chiamare papà». E la figlioletta trova il papà impiccato
di Tito Di Persio
3 Minuti di Lettura
Martedì 26 Maggio 2020, 19:46 - Ultimo aggiornamento: 20:25

Ennesima tragedia nel teramano. E’ la quarta in un poco piu’ mese e la terza in una settimana. Ieri, verso l’ora di pranzo in una frazione di Atri a togliersi la vita, impiccandosi ad un albero di noce, è stato D.R,, di 55 anni. E’ davvero inspiegabile la scia di suicidi che si sta verificando in questo periodo di pandemia in provincia di Teramo.

Coronavirus, in Abruzzo solo tre casi e nessun morto

Roma, ragazzo di 30 anni si impicca nel garage di casa: «Una delusione d'amore». La polizia indaga



Stando a quando si apprende, poco prima di pranzo l’uomo aveva detto alla moglie «Vado un’oretta nell’orto, ho delle cose da fare e torno per pranzo». Trascorsa un’ora: le pietanze sul tavolo ancora calde, pronte per essere mangiate, le due figlie piccole sedute a tavola, ma D. non tornava. Allora la moglie inizia a chiamarlo sul cellulare. Il telefono squillava ma non rispondeva nessuno. La donna allora chiede ad una figlia di andare a chiamare il papà. Anche perché il terreno dista meno di 200 metri da casa.

Una volta lì, la ragazza si trova davanti ad una scena agghiacciante. Il babbo che penzolava ad un albero attaccato ad una corda. La giovane inizia a piangere e urlare. Le grida attirano l’attenzione di alcuni vicini che allertano la mamma della ragazza, il cognato e i soccorsi. In breve tempo arriva un’ambulanza medicalizzata del 118 di Atri. Purtroppo era troppo tardi. Il personale sanitario non ha potuto far altro che constatare il decesso.

Sembra che D.R. non abbia lasciato nessuna lettera per motivare il suo gesto. Non aveva mai dato segni di squilibrio in precedenza. L’unica cosa, stando ad alcune indiscrezioni, al momento era stato messo sotto cassa integrazione a causa del Covid-19. 
Da quando si appende G.T. non ha lasciato nessun biglietto ai famigliari per giustificare il suo gesto. È stata un'altra sera tragica per Teramo e la sua comunità ancora scossa dal suicidio per impiccagione del giorno precedente dell’aiuto cuoca F.d.P., di 33 anni, sulla cui morte è stata aperta un'indagine. Il 15 aprile a Bellante, vicino Teramo, si è tolto la vita, con motivi inspiegabili, un giovane papà, R.D.G. che faceva l'elettricista. Il 40enne è stato trovato impiccato in un container. Al suo fianco solo un breve messaggio per salutare l’attuale compagna.


 
 

 
 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA