«Amore, qui è tutto una follia» alle 19 in diretta Facebook sul sito del Teatro di Villa Pamphili lo spettacolo sullo spaesamento

Alessio Vassallo
di Katia Ippaso
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Martedì 26 Maggio 2020, 17:09
«Amore, qui è tutto una follia» scrisse un giorno John Fante alla moglie Joyce Smart. Lavorando sui testi del grande scrittore americano, l’attore Alessio Vassallo e il musicista Tommaso Di Giulio si sono imbattuti in questa frase affettuosa e complice scritta da un uomo a una donna, decidendo di elevarla a titolo di uno spettacolo che, teoricamente, dovrebbe debuttare al Villino Corsini di Villa Pamphili a luglio. Ma gli scenari mutano di giorno in giorno. E ancora fragili, incerte, restano le condizioni del teatro al tempo del post-lockdown. Ragion per cui i due artisti hanno deciso intanto di apparire questa sera (ore 19) in diretta Facebook sul sito del Teatro di Villa Pamphili per raccontare al pubblico la genesi di questa avventura artistica che sembra cucita addosso alle loro stesse vite.

Accanto a loro, i due amici trentenni hanno voluto che ci fosse una regista di provata esperienza, Emanuela Giordano: «L’anno scorso eravamo al Piccolo di Milano con "Se decisssimo la verità", e durante una prova Alessio e Tommaso hanno realizzato che condividevano una sfrenata passione: John Fante. Non solo "Chiedi alla polvere", ma tutto John Fante! Avevano letto e riletto i suoi libri e sapevano citarne interi stralci a memoria. In tempo record si decise che Tommaso avrebbe scritto e musicato il testo, che Alessio l’avrebbe interpretato, e che io l’avrei diretto. Anche se queste storie sono storie maschili - parliamo di un maschile fragile, vulnerabile, pieno di dubbi - loro hanno sentito il bisogno di uno sguardo femminile e più maturo che potesse sorvegliare il materiale» ci racconta Emanuela Giordano, 62 anni, regista e scrittrice.

«E’ stato entusiasmante lavorare con questi due artisti sulle questioni che riguardano l’amore in senso lato.
Io lo chiamerei lo sconquasso dell’esistenza. Così come John Fante raccontava la sua storia di emigrazione familiare dall’Abruzzo agli Stati Uniti, allo stesso modo Alessio Vassallo è riuscito a mettere in campo la sua fragilità di ragazzo che a 20 anni arriva da Palermo a Roma. Certe situazioni estreme, quasi surreali, sono identiche. Tommaso invece è nato a Roma ma condivide con il suo coetaneo un certo spaesamento, il sentirsi sempre straniero». Il tema dell’inadeguatezza, del sentirsi asincroni, scomposti, mancanti, è il nocciolo attorno al quale ruota lo spettacolo: «Io volevo diventare trasparente, quasi invisibile, ma poi con il tempo ho capito che avrei potuto fare da allenatore. Per tutta la vita ho cercato di creare comunità e al tempo stesso, come artista, ho lavorato sulle mie mancanze. Per questo ho cercato istintivamente di non imbavagliargli, di far fluire in loro la vita» conclude Emanuela Giordano, che nell’isolamento forzato dell’emergenza coronavirus ha scritto il suo nuovo romanzo: «Si ambienta a Roma, è un romanzo di iniziazione, alla fine devo ammettere che ha una dimensione un po’ fantesca». (oggi ore 19, https://www.facebook.com/TSVCorsini) 


 
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