Movida e virus, a Perugia ipotesi ordinanza meno dura

LA rissa in piazza Danti della scorsa settimana
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Martedì 26 Maggio 2020, 08:40
PERUGIA - Tre punti: rafforzamento della presenza delle forze dell’ordine e della polizia locale; sanzioni pesantissime per chi sgarra, tanto avventori quanto gestori dei locali; utilizzo di volontari «volto alla sensibilizzazione dei cittadini, in particolare dei giovani e dei frequentatori dei pubblici esercizi, per il rispetto delle regole». Questo, in sintesi, quanto stabilito nel corso del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica coordinato ieri dal prefetto Claudio Sgaraglia che, oltre ai vertici delle forze dell’ordine e al sindaco Andrea Romizi con gli assessori Merli e Pastorelli, ha visto la presenza della presidente della Regione, Donatella Tesei, e del presidente della camera di commercio, Giorgio Mencaroni. Questo, ma non solo. Perché questi punti convergono verso un quarto: la possibilità che l’ordinanza emessa dal sindaco sabato pomeriggio, all’indomani degli assembramenti in centro con rissa in piazza Danti, possa diventare meno dura. In sintesi, che l’orario di chiusura dei bar possa essere modificato in meglio per i commercianti. Attualmente l’ordinanza, valida fino al 7 giugno, prevede che nei festivi e prefestivi i bar e locali pubblici (escluso ristoranti) in centro e a Fontivegge chiudano alle 21. L’ipotesi che circola è quella di spostare l’orario alle 23. Sul punto, lo stesso Romizi ufficialmente non si sbilancia. Ma ricorda come l’ordinanza sia «uno strumento flessibile che può essere modificato laddove si presentino le condizioni, e che può essere applicata anche in altre zone cittadine, laddove se ne manifesti la necessità. Serve un grande sforzo di responsabilità da parte di tutti, clienti ed esercenti». Tutto sarà subordinato a come andranno le cose nelle prossime ore: domani un nuovo tavolo in prefettura dovrà stabilire se allentare e rimodulare le disposizioni a partire già dal week end in arrivo. 
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