Frosinone, spettacolo nel Parco nazionale. Due foto storiche: mamma orsa con quattro cuccioli

Frosinone, spettacolo nel Parco nazionale. Due foto storiche: mamma orsa con quattro cuccioli
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Martedì 26 Maggio 2020, 06:55 - Ultimo aggiornamento: 20:30



Non credevano ai loro occhi i due guardiaparco che hanno scattato questa foto due giorni fa, durante lo svolgimento del proprio turno di servizio. Ammirazione e gioia hanno pervaso tutti gli operatori addetti al monitoraggio dell’orso bruno e più in generale tutti coloro che hanno avuto modo di ammirare l'immagine che ritrae un evento eccezionale, uno spettacolo della natura: mamma orsa a spasso con quattro cuccioli nel verde del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.

Dall'ente naturalistico esultano per questo scatto, per questo avvenimento pìu unico che raro: già perché scorrendo gli annali del Parco, assicurano dalla sede di Pecasseroli, è la prima volta che si osserva un’orsa in compagnia di 4 cuccioli nel territorio dell'area protetta. Ed è sicuramente un bel segnale che arriva dal mondo dei plantigradi, dopo l’exploit del 2019 quando si sono registrati ben 20 nuovi nati.

“Senza nulla togliere ad altri eventi - ha dichiarato il presidente del Parco, Giovanni Cannata – questa è la notizia più bella nel giorno che ha celebrato la Giornata Europea dei Parchi, ricordando, grazie all’orso marsicano, quanto sia importante fare rete e squadra, promuovendo iniziative organiche di tutela degli habitat e delle specie minacciate, ma anche di sviluppo sostenibile, utili a promuovere l’economia delle aree protette attraverso la conoscenza dei temi di tutela e la sensibilizzazione di residenti e turisti”.


“Questo evento, sicuramente eccezionale - ha dichiarato il direttore del Parco, Luciano Sammarone - è la testimonianza migliore che il territorio del Parco ha tutto ciò che serve per supportare la vitalità della popolazione di orso bruno marsicano. Conferma quanto sia importante la ricerca scientifica nel contribuire ad aumentare la conoscenza e a creare una base indispensabile per le scelte gestionali utili anche alla tutela. Resta la consapevolezza che la sfida per la conservazione di questa specie unica si gioca fuori dai confini del Parco, dove purtroppo i pericoli, soprattutto di origine antropica, sono ancora troppi e richiedono uno sforzo coordinato tra tutti i soggetti presenti, istituzioni e operatori economici in primis”.


 

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