Morto nel carrello a Ceccano, pagati 500 euro per portare via il cadavere: c'è un sospettato

Morto nel carrello a Ceccano, pagati 500 euro per portare via il cadavere: c'è un sospettato
di Marina Mingarelli
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Lunedì 25 Maggio 2020, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 09:35

Omicidio di Marcello Pisa, indagini a una svolta. Qualcuno sarebbe stato pagato per occultare il cadavere del disoccupato di 52 anni rinvenuto giovedì scorso all’interno di un carrello della spesa nel quartiere Di Vittorio a Ceccano.  Adesso si stanno attendendo alcuni riscontri. Non è escluso che già dai prossimi giorni si potrebbero avere risvolti. Dalle ultime informazioni raccolte sembra che uno dei principali indiziati sia un tossicodipendente che frequentava la vittima quotidianamente. 

Gli investigatori sarebbero sulle tracce di questa persona che avrebbe pagato dei complici, parrebbe 500 euro, per caricare il corpo nel carrello e trasportarlo poi nel piazzale a due passi dal supermercato Conad di Ceccano.  I fotogrammi estrapolati dalle telecamere installate in quella zona avrebbero fornito elementi molto interessanti. 

Ipotesi sulla morte - Marcello Pisa sarebbe morto per overdose, forse perché qualcuno gli avrebbe fornito eroina tagliata male causandone il decesso e poi per paura di essere coinvolto avrebbe cercato di occultare il cadavere. 

Allo stato non è nemmeno escluso che Pisa sia morto a causa di una lite per un mancato pagamento della dose di stupefacente. Al momento l’ipotesi di reato resta quella di omicidio. Le indagini dei carabinieri sono coordinate dal sostituto procuratore Samuel Amari.

Il volto dell’uomo era tumefatto. Uno stato che potrebbe essere spiegato anche con il fatto che la testa per numerose è rimasta chinata verso il basso, scatenando l’epistassi ed il colorito cianotico. Ma non può essere escluso che il 52enne possa essere stato picchiato. Adesso non resta che attendere i risultati dell’esame autoptico. Soltanto questi potranno spazzare via ogni dubbio circa la morte del 52enne. 


Il cordoglio a Vallecorsa - Intanto ieri presso la chiesa di san Martino a Vallecorsa sono stati officiati i funerali dello sventurato Marcello Pisa. Ad attendere il feretro tanti amici che hanno affisso uno striscione sul muro con la scritta “Giustizia per Marcello”. Il rito funebre è stato officiato dal parroco della chiesa di San Martino don Francesco Paglia

Il presule nel corso dell’omelia ha avuto parole di misericordia nei confronti della vittima chiedendo ai presenti di pregare per la sua anima. Si è trattato di un funerale contingentato a causa del coronavirus. Ma fuori dalla chiesa parenti ed amici hanno continuato a gridare il nome di Marcello ed a chiedere giustizia

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