Primo weekend di lockdown: incidente col parapendio, un morto. Altre tre vittime in montagna

Cade col parapendio: muore schiantandosi sulle rocce. Deceduti altri tre escursionisti in Piemonte
3 Minuti di Lettura
Domenica 24 Maggio 2020, 20:22 - Ultimo aggiornamento: 20:23

Non solo mare, in questo primo fine settimana dopo la fine del lockdown. Molti si sono dedicati anche alle scampagnate o alle attività sportive in montagna o ai laghi e, purtroppo, non sono mancati gli incidenti: almeno quattro le vittime nel week end. In Lombardia, un 58enne ha perso la vita cadendo con il parapendio che si è improvvisamente sgonfiato in volo diventando incontrollabile. È accaduto nei pressi di Punta Almana, sulla sponda bresciana del Lago d'Iseo con l'uomo che è caduto sulle rocce. Per soccorrerlo si è anche alzata in volo l'eliambulanza di Bergamo, ma non c'è stato nulla da fare.

Traghetto Tirrenia finisce sugli scogli alle isole Tremiti
Quel terribile schianto dopo la gita fuori porta: la tragedia di Cristina sotto gli occhi del fratello

In Piemonte, uno scialpinista e un canyonista hanno perso la vita, altri escursionisti sono rimasti feriti, per altri ancora solo l'intervento del soccorso alpino ha evitato conseguenze drammatiche. Al bilancio si deve aggiungere la morte di un escursionista precipitato per duecento metri lungo un canalone, tra la Val Chisone e la Val di Susa: il cadavere pè stato recuperato ieri. Per molti piemontesi, complice il divieto di raggiungere località fuori regione, la montagna è stata la meta più gettonata: al casello di Bruere della tangenziale di Torino, quasi all'imbocco della Val di Susa, le immagini delle auto incolonnate lasciavano pensare più a un esodo estivo che al traffico di un'ordinaria giornata di primavera. Molti anche i motociclisti, soprattutto in Alta Valle di Susa.

Massiccia la presenza di carabinieri nel territorio della provincia di Torino per i controlli. Il grosso degli incidenti si è concentrato tra le Valli di Lanzo e il massiccio del Gran Paradiso, nel Torinese. Un cinquantenne di San Maurizio Canavese stava praticando scialpinismo - specialità di cui era un esperto - a Punta Collerin, nei pressi di Balme, quando è scivolato sulla neve ed è caduto in un dirupo profondo cento metri. Il canyonista era invece impegnato nella discesa di un torrente in piena nel Vallone del Piantonetto: per individuare e recuperare il corpo sono intervenuti una squadra di forristi del Soccorso alpino, i sommozzatori dei vigili del fuoco e un elicottero del 118; il compagno si è salvato.

La giornata è stata scandita dal viavai delle eliambulanze tra le montagne e gli ospedali. Sono stati recuperati uno scialpinista precipitato da Punta Ondezana, nel territorio di Locana, due persone nel vallone del Rio Toglie (in Val di Viù) e al Santuario della Vaccherezza, vicino a Condove, con sospette fratture alle gambe, e un ragazzino morso da una vipera durante una passeggiata sul sentiero della ferrovia Decauville al lago di Malciaussia. A Caprile, nel Biellese, un gitante era scivolato ieri in un canale, nel Vallone Rio Molinaccio, ed è rimasto bloccato tutta la notte perché a causa della copertura telefonica carente ha potuto dare l'allarme solo in mattinata. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA