Movida senza regole a Roma, niente alcol dopo le 23 contro la ressa in piazza

Movida senza regole a Roma, niente alcol dopo le 23 contro la ressa in piazza
di Lorenzo De Cicco e Marco Pasqua
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Domenica 24 Maggio 2020, 11:07 - Ultimo aggiornamento: 14:32

Risse davanti ai locali di Ponte Milvio, tuffi nella fontana di piazza Trilussa a Trastevere, soprattutto, un po’ ovunque, un generalizzato approccio caotico e sprezzante dei rischi.

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Nei rioni della movida di Roma ci si ammassa senza mascherina, gomito a gomito, altro che a un metro. Ecco perché il Campidoglio sta ragionando su un’ordinanza anti-alcol, che imporrebbe lo stop alla somministrazione delle bevande alcoliche dalle 23 o dalla mezzanotte. L’input viene dalla Polizia locale, dopo i primi due giorni di controlli. Sarebbe un’extrema ratio, che l’amministrazione Raggi sta valutando. Del resto in altre parti d’Italia misure simili sono già state adottate: a Torino la sindaca Appendino ha vietato l’asporto di alcolici dopo le 19; in Campania i locali notturni devono chiudere tassativamente alle 23. Anche gli esperti del Cts raccomandano provvedimenti nel segno della cautela. E la Capitale allora si sta attrezzando.
 
 


Se continueranno assembramenti e resse, si lavora a un’ordinanza che vieti la somministrazione di alcolici dalle 23, nella versione più hard del provvedimento, oppure dalla mezzanotte in poi. Adesso il Regolamento della polizia urbana, riformato giusto un anno fa dalla giunta, ordina nelle zone più critiche lo stop alla somministrazione di birra e vodka dalle 3 di notte e il consumo su suolo pubblico dalle 23 (per le bottiglie in vetro dalle 22). Potrebbe essere anticipato anche il divieto di comprare alcol da asporto, che oggi scatta alle 22, sul modello torinese. Gli esperti della Polizia locale ritengono che questa sia la via maestra per evitare pericolose calche nei quartieri della movida. L’ultima parola naturalmente spetta a Raggi.



POCHE SANZIONI
Il problema, in questo primo vero weekend della Fase 2, non è tanto il numero delle forze in campo, quanto l’assenza pressoché totale dell’effetto deterrente sperato da chi gestisce l’ordine pubblico. Perché se è vero che Ponte Milvio è stata blindata fin dalle ore prime ore del pomeriggio, quando i giovanissimi iniziano a darsi appuntamento per il rito dell’aperitivo, in tarda serata, quel fiume in piena di under 25 non era più controllabile. E se a ridosso dell’orario di cena, le forze dell’ordine, invitavano i ragazzi a mantenere le distanze minime di sicurezza, al calar della notte quegli inviti erano lettera morta. A Trastevere nelle piazze in cui erano presenti i blindati di polizia e carabinieri, la situazione era relativamente sotto controllo. Ma bastava girare l’angolo e immergersi nei vicoli del rione, per trovarsi di fronte ad un muro umano, formato, in larga parte, da persone senza mascherina (o che, comunque, la indossavano in maniera non corretta). Quasi nessun assembramento, dunque, in piazza Santa Maria in Trastevere (con svariate auto di vigili e polizia), mentre nella vicina San Calisto, già dalle 18, la piazza era affollatissima, di fronte al popolare bar. E poi, ancora, ressa in vicolo del Moro e scalini occupati in massa in piazza Trilussa. Se a Campo de’ Fiori i militari invitano le persone a non sedersi intorno alla statua di Giordano Bruno, nella vicina piazza Farnese, l’aperitivo era un’occasione per un pericolosissimo tana libera tutti. Il presidio in piazza dell’Immacolata, a San Lorenzo, non evitava gli assembramenti nella vicina via dei Volsci o, comunque, di fronte ai bar più popolari. Al Pigneto, neanche la presenza degli agenti, era un valido deterrente. «La polizia saprà tutto», scherzava una ragazza filmando un assembramento a Trastevere, pubblicato poi su Instagram. Pochissime le multe: 6 a Ponte Milvio comminate dalla Polizia di Stato, qualche decina nel resto della città. I vigili hanno deciso di transennare la cinquecentesca Fontana dei Catecumeni di piazza della Madonna dei Monti. Per i locali, gli unici ad abbassare le serrande, non per scelta loro, sono stati a San Paolo i gestori della “Tab Clandestina” del Chiringuito: dopo due sanzioni per disturbo della quiete pubblica, i vigili hanno intimato loro la chiusura per due settimane.
 

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