Addio alla volpe della Passeggiata
«Sarà catturata e messa in sicurezza»

La volpe
di Sergio Capotosti
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Sabato 23 Maggio 2020, 16:24 - Ultimo aggiornamento: 16:30

È stata il simbolo della quarantena. Della natura che si riprende i suoi spazi. Con grazia e garbo, non con la foga dei cinghiali che distruggono tutto, lockdown o meno. È La volpe della Passeggiata. Prima immortalata mentre si aggira per il parco del circolo scherma, nei giorni più duri della chiusura totale. Lo scatto divenne subito virale. Così come il video, di ieri, che riprende la volpe, questa volta al parco Ciaurro. E non più solitaria, ma circondata da persone che passeggiano, corrono o giocano. La vita è ripresa, ma lei la volpe della Passeggiata è rimasta lì. I caprioli, tanto per capirci, non si vedono più attraversare le strade deserte tra Campomaggiore e Gabelletta, come è stato più volte testimoniato dai ternani affacciati alle finestre. Sono spariti. Con la fine della quarantena hanno lasciato la città per tornare tra i boschi, ma la volpe no. Coccolata a tal punto che tutte le sere una signora lascia delle crocchette per gatti vicino al cancello del circolo scherma.
Immortalata in foto, ripresa in video, viziata nel mangiare. La volpe deve aver trovato un nuovo habitat. Se si pensa che è solitamente un animale pronto a scappare al minimo pericolo, questa veste domestica la rende unica. A tal punto che per molti ternani è già una mascotte. Certo non sostituirà mai il drago, ma il fatto di associare la sua immagine ad un evento epocale come quello vissuto, la pandemia del Covid-19, la rende speciale. Se poi si aggiunge che Terni, incrociamo ancora le dita, ha superato indenne lo tsunami sanitario che si è abbattuto sull'Italia, allora, magari, potrebbe anche portare fortuna. Suggestioni, miti. Proprio come il drago. Ma il momento di sognare è finito, visto che la volpe verrà portata via. Il Cras di Bettona (Centro recupero animali selvatici) ha dato indicazioni all'Enpa di Terni di catturare la volpe. «Lo facciamo per il suo bene. Non vorremmo che qualcuno decidesse di avvelenarla perché non la vuole lì», spiegano dall'Enpa. «Sara poi liberata - proseguono dall'Enpa - in un'area per salvaguardarla. Dobbiamo vedere se si tratta di una femmina che magari non si allontana perché sta crescendo dei cuccioli». E allora chissà che la magia non prosegua.

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