I FANTASTICI 4
Per questo motivo la sfida di Fonseca in questo finale di stagione - che si opti per una difesa a tre o si continui con il 4-2-3-1 - è quella di far coesistere i calciatori con maggiore estro in rosa. I nomi sono facilmente individuabili: Dzeko, Mkhitaryan, Pellegrini e Zaniolo. Impresa non facile, senza alterare gli equilibri, e non è un caso che sinora (anche complice qualche infortunio a rotazione dei diretti interessati) i quattro dal primo minuto in stagione non siano mai partiti. Hanno racimolato qualche spezzone (cronologicamente 12’ con il Sassuolo, 36’ a Bologna, 21 a Milano contro l’Inter, 10’ con la Spal, 13’ contro la Fiorentina, 24’ nel ko interno con il Torino, 24’ con il Wolfsberger in Europa League) ma mai titolari insieme. Per completare una rimonta che avrebbe del clamoroso (l’Atalanta se dovesse vincere il recupero con il Sassuolo, in virtù degli scontri diretti, dovrebbe fare 7 punti in meno dei giallorossi in 12 partite) serve qualcosa di speciale. Come quando con la penuria di centrocampisti, Fonseca avanzò Mancini in mediana, ora c’è bisogno di qualcosa di analogo. Ma in propositivo. Provarci e rischiare, vista la duttilità degli interpreti, è possibile. Pellegrini può fare il trequartista o uno dei due mediani (secondo il ct Mancini anche l’esterno offensivo nel 4-3-3). Mkhitaryan è il jolly per eccellenza: seconda punta, trequartista, esterno offensivo, falso nueve, addirittura centrocampista. Zaniolo nasce interno, gli piace giocare trequartista ma è letale sulla fascia. E poi c’è Dzeko che sa fare tutto, dimostrandolo nel corso di questi anni. Serve un colpo d’ingegno per ‘sparigliare’ la corsa alla Champions. Liberare contemporaneamente la qualità dei fantastici 4 è una possibilità. La palla passa a Paulo.
VIA LIBERA
Intanto ieri effettuato il quinto ciclo di tamponi, il secondo settimanale. Proprio in virtù di questo nuovo controllo, da oggi la Roma tornerà ad allenarsi con sedute di gruppo. Domani riposo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA