L’esercitazione ha previsto anche l’impiego del Freedom of Movement Detachment, costituito dagli uomini del 6° reggimento logistico dell’Esercito, i quali, a bordo del carro pioniere “Leopard”, hanno materialmente sgomberato il campo dalle carcasse di automobili posizionate dai manifestanti per attuare il blocco.
È intervenuto anche un team specializzato nella bonifica di ordigni esplosivi composto da militari ucraini e svizzeri, i quali hanno verificato l’assenza di trappole esplodenti grazie all’unità cinofila e al dispositivo “iRobot 510 PackBot”. “L’obiettivo di queste esercitazioni periodiche è di mantenere sempre alto il livello di prontezza delle forze di KFOR, pur nel rispetto delle misure di prevenzione anti-contagio da covid 19. Sono occasioni preziose per amalgamare militari e unità delle diverse nazioni che operano nel Regional Command West”, ha dichiarato, a margine dell’attività, il colonnello Natale Gatti, Comandante del 17° e dell’unità di KFOR che opera nel settore occidentale del Kosovo ed è responsabile, tra l’altro, della sicurezza del Monastero ortodosso di Visoki-Decani.
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