Quando ci sarà il protocollo definitivo, il dottor Pizzi, che è il nostro rappresentante, ci dirà come muoverci. Per ripartire con arbitri e Var dovremo riprogrammare controlli su 120 persone». L'aspetto economico? Di questo non abbiamo parlato perché l'interesse di tutti adesso è vedere il pallone che torna a rotolare, poi se ci sarà bisogno di dare un riconoscimento a chi è chiamato a fare uno sforzo extra, l'associazione non si tirerà indietro come sempre«. Infine il n.1 dell'Aia precisa. »Spero che questo virus ci insegni a cambiare un pò gli atteggiamenti e avere più rispetto. C'era bisogno del coronavirus per dire che i giocatori devono mantenere distanza dall'arbitro per una protesta? È una questione etica che mi auguro sia assimilata da tutti«.
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