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In questo momento Peter Pan utilizza almeno 5000 mascherine al mese. Ma cos'è Peter Pan? È una realtà nata 26 anni fa dall’intuizione profetica di un piccolo gruppo romano di genitori di bambini e adolescenti affetti dal cancro in cura presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù che decise di mettere a disposizione delle famiglie costrette a trasferirsi nella Capitale per curare i loro figli tutto il loro bagaglio di esperienza e tutto il sostegno necessario ad affrontare la lunga battaglia contro la malattia. Ha già acquistato le prime 10.000 ma a breve dovrà fare un altro grosso ordine. Inoltre ha continuo bisogno di guanti e altri presidi igienico-sanitari utili a prevenire il contagio che per i bambini immunodepressi sarebbe doppiamente pericoloso. E per l’affitto degli alloggi esterni l’associazione ha già speso dall’inizio della pandemia 2000 Euro. Per aderire alla campagna basta collegarsi all’indirizzo https://www.retedeldono.it/it/peter-pan/e-una-promessa e donare l’importo desiderato con un semplice click: con 30 euro possiamo sostenere le spese per l’acquisto di mascherine ed altri presidi igienico-sanitari; con 70 Euro aiutiamo Peter Pan a pagare l’affitto delle strutture esterne; con 100 Euro garantiamo il sostegno psicologico per tutti i genitori accolti.
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La raccolta fondi sarà attiva fino al 18 luglio 2020. «Da 26 anni manteniamo una promessa, quella di non lasciare mai sole le famiglie che vengono a Roma a curare i loro bambini malati di cancro dall’Italia e dal mondo.
Questa promessa vale ancora di più per quelle che abbiamo già accolto nella Grande Casa e ora devono tornare per i controlli, ulteriori analisi, trapianti e cicli di chemio. Non vogliamo fermarci ora, ma abbiamo bisogno di un piccolo aiuto per coprire le molte spese straordinarie che dovremo ancora affrontare per l’intera durata della pandemia» – fanno sapere da Peter Pan, un’associazione di volontariato che onora la sua mission esclusivamente grazie alle donazioni liberali di cittadini e aziende. «Dall’inizio della pandemia – prosegue il presidente, Roberto Mainiero – abbiamo fronteggiato tutte le spese emergenziali, mantenuto attiva l’accoglienza e provveduto a tutte le esigenze delle famiglie, nonostante la necessaria sospensione di tutti i turni dei volontari. Inoltre, collaborando con l’Ospedale Bambino Gesù, riusciamo ancora ad accogliere nella Grande Casa le famiglie in dimissione protetta, ma siamo costretti a cercare strutture esterne da affiancare alle nostre già esistenti dove poter accogliere quelle che tornano a Roma per seguire i controlli programmati o per il proseguimento delle cure. È per queste famiglie, per mantenere loro la nostra promessa, che chiediamo un piccolo aiuto».
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Il punto di riferimento per le famiglie accolte da Peter Pan è la “Grande Casa”, si trova ai piedi del Gianicolo, dove, soltanto nell’ultimo anno, è riuscita ad ospitare 110 famiglie, e garantito 17.500 giornate di accoglienza, con un tasso di deospedalizzazione pari al 73%. A completamento del suo modello di accoglienza, Peter Pan offre all’intero nucleo familiare una vasta gamma di servizi, che vanno dal sostegno psicologico alle attività ricreative e distrazionali, alla scuola, con l’obiettivo di restituire ai piccoli pazienti i diritti negati dalla malattia, e ai loro genitori tutto il sostegno necessario per affrontare nel modo più sereno possibile il lungo percorso delle terapie. Peter Pan si sostiene solo con donazioni liberali di cittadini e aziende, i proventi del 5X1000. Nel 2004 l’associazione ha ricevuto dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi la Medaglia d’Oro al Merito della Sanità Pubblica, è stata definita dalle Istituzioni “modello di integrazione socio-sanitaria”.
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