Scuola, bufera su Azzolina: «Studenti non sono imbuti da riempire». E lei spiega cosa c'è dietro a questa metafora

Scuola, bufera su Azzolina: «Studenti non sono imbuti da riempire». E lei spiega cosa c'è dietro a questa metafora
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Mercoledì 20 Maggio 2020, 11:09 - Ultimo aggiornamento: 11:22

«Gli studenti non sono imbuti da riempire». E' bastata una frase per scatenare l'inferno sui social. La metafora della ministra Azzolina non è piaciuta al popolo del web ma oggi lei si difende. «L'imbuto di Norimberga è una metafora sull'apprendimento molto nota nel mondo della scuola: uno studente a cui vengono 'versatè nozioni in testa attraverso un imbuto. L'apprendimento non funziona così, i docenti lo sanno bene, ed è ciò che intendevo dire quando ho rievocato l'immagine dell'imbuto durante la conferenza di sabato, 'lo studente non è un imbuto da riempire di conoscenze, è ben altrò ho detto». Così la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, torna sulle critiche che le sono state rivolte sui social per aver utilizzato la metafora dell'imbuto da riempire.

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«Qualcuno mi ha preso alla lettera soffermandosi sul fatto che gli imbuti non si riempiono ma si usano per riempire - sottolinea su Facebook -. Capisco bene che si possa prestare a facili ironie, ci rido su anch'io. Ma ci tengo a tranquillizzare sul fatto che al Ministero non abbiamo provato ad infilare imbuti in testa ai ragazzi versandoci dei libri (liquefatti ovviamente), prima di dire che non funzioni...Per fortuna chiunque può informarsi su questo concetto usando un semplice motore di ricerca». 

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