Bruno Vespa rivela: «Stavo per comprare il ristorante Tre Marie»

Il ristorante Tre Marie all'Aquila
di Sabrina Giangrande
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Lunedì 18 Maggio 2020, 18:33 - Ultimo aggiornamento: 18:39
«Stavo per comprare lo storico ristorante "Tre Marie" all'Aquila». Variegate e molteplici sono le passioni del noto giornalista Bruno Vespa: oltre a quelle ormai note in campo televisivo e giornalistico, arricchiscono di particolari nuovi, il personaggio di origini aquilane.

E’ quanto emerge da un’intervista rilasciata da Vespa a Paolo Marchi per il magazine internazionale di cucina “Identità golose” dove viene raccontata la nascita della sua passione per il vino, innato amore  ma raffinato grazie all’amicizia con Luigi Veronelli (gastronomo, giornalista, editore, conduttore televisivo, filosofo e anarchico italiano) che lui definisce «mio maestro di bicchiere» descrivendo come «già negli anni Settanta, Gigi mi ha fatto appassionare ai cru, ai monovitigni, mi consigliava quali bottiglie bere tutti i giorni, quali invece tenere per le grandi occasioni... Io non mi sono mai considerato né mi considero un esperto; ma è stata questa conoscenza accumulatasi nei decenni a spingermi a scrivere anche di vino».

Ma nella realtà il conduttore televisivo è riuscito nel suo intento o meglio riprendendo una sua frase a "saltare il fosso"  e con l’aiuto di un gruppo di amici, ha dapprima acquistato una masseria del Cinquecento e successivamente ha comprato alcune vigne nei dintorni e ne ha impiantate altre, precisamente a Manduria in provincia di Taranto.

A proposito del vino, l'anchorman racconta che «nel 1986 Vittorio Vallarino Gancia mi invitò ad Asti per moderare un dibattito sullo scandalo del metanolo, drammatico, sembrava che il vino italiano fosse morto, io a un certo punto dissi di provenire da una regione poco vocata alla viticoltura, e in effetti allora l'Abruzzo non se lo filava nessuno. Vittorio mi rimproverò: «Avete il Trebbiano di Valentini che è eccezionale».

Bruno Vespa, oltre al vino, apprezza tutta la cucina, da quella raffinata a quella più semplice e ovviamente il suo piatto preferito, essendo abruzzese, sono i “Maccheroni alla chitarra col sugo di castrato”.

Ma la sua rivelazione appare, dopo questa dichiarazione d’amore, nei riguardi del tipico piatto della cucina nostrana. Oltre alla passione per il vitigno, «oltre che vignaiolo, sarei potuto anche diventare ristoratore»; questo il suo grande rimpianto; Bruno Vespa, continuando a raccontare afferma: «Anni fa ero di casa alle Tre Marie, eccellente punto di riferimento della cucina aquilana e il proprietario Paolo Scipioni, ormai anziano, avrebbe voluto vendermelo, io ero pronto a comprarlo proprio per tenere questo indirizzo in piedi. La cosa non andò in porto perché il ristoratore che lo avrebbe dovuto gestire mi diede una fregatura, all'ultimo momento, cambiò le carte in tavola. Da una parte è andata meglio così, perché poi il locale avrebbe subito le conseguenze del terremoto. Ma sentimentalmente mi è molto dispiaciuto».

Chissà se il rimpianto per il mancato acquisto dello storico ristorante aquilano, prima o poi si realizzi: di ristoranti da "adottare" ce ne sarebbero tanti.

Sabrina Giangrande
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