Tennis, la ripartenza è locale: boom dei circuiti nazionali

Tsitsipas a giugno sarà in campo all'Uts in Costa Azzurra
di Guido Frasca
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Sabato 16 Maggio 2020, 18:49 - Ultimo aggiornamento: 21:11
Tra sensazioni ritrovate e nuove regole da osservare il tennis prova a ripartire. Secondo uno studio sulla sicurezza delle varie discipline sportive del Politecnico di Torino nella prospettiva di dover convivere con il coronavirus, il rischio dei tennisti tende a zero. In una scala da “zero” a “quattro” in cui questo fattore è inesistente a zero, scarso a 1, medio a 2, alto a 3 e elevato a 4, il dato del tennis è 0,1. Il più basso in assoluto insieme a quello della ginnastica artistica individuale. Il problema è che nelle prossime settimane, se non mesi, sarà complicato viaggiare tra le varie nazioni. Non a caso ieri ATP, WTA e ITF, i tre organi che governano il tennis mondiale, hanno prolungato lo stop dei circuiti almeno fino al 31 luglio. Ma la voglia di giocare c’è e allora con l’allentarsi del lockdown ci si sta organizzando con circuiti nazionali.

In Italia il tennis ripartirà con i Campionati Italiani Assoluti. La Federazione Italiana Tennis ha deciso di far rinascere dopo 16 anni il torneo che incoronerà i nuovi campioni d’Italia maschile e femminile (l’ultima edizione nel 2004). Da lunedì 15 giugno, infatti, i campi in terra rossa del Tennis Club Todi 1971 ospiteranno la rassegna tricolore, prima tappa del nuovo MEF Tennis Tour, un circuito nazionale creato anche su richiesta del Settore Tecnico della FIT per consentire ai nostri migliori giocatori di riprendere l’attività agonistica. Tutto questo naturalmente è soggetto alla riapertura da parte del governo alla possibilità di svolgere eventi sportivi. Agli Assoluti faranno seguito il torneo al Tennis Club Perugia e almeno altre tre tappe da definire per un’estate che promette spettacolo. 

Bisognerà attendere poco meno di un mese per veder partire l’UTS, Ultimate Tennis Showdown, l’evento pensato da Patrick Mouratoglou, attuale allenatore di Serena Williams, e che si svolgerà nella sua Accademia a Sophia-Antipholis, in Costa Azzurra, a pochi chilometri da Nizza. L’idea era di cominciare a fine maggio, ma è stato tutto rimandato al 13 giugno per permettere all’organizzazione di recepire al meglio le disposizioni del governo francese e ottenere le necessarie autorizzazioni. Il centro può contare su 34 campi tra terra battuta e cemento: ore di allenamenti, partite organizzate, addirittura riprese e trasmesse in streaming. La competizione a porte chiuse occuperà cinque week end, con 10 partite in programma ogni fine settimana per un totale di 50 match. Tra coloro che hanno già dato la loro disponibilità, i top ten Tsitsipas (si allena stabilmente in Costa Azzurra) e Goffin. Ovviamente il tutto a porte chiuse e con in campo solo i due giocatori e l’arbitro.

Sempre a livello nazionale, in quella che sembra una nuova normalità per il tennis, la Spagna sta mettendo in piedi un mini-circuito estivo riservato ai migliori tennisti di casa. Il progetto è in fase di definizione riguardo al numero di tornei e alle loro sedi. Dovrebbe partire da Lleida il 10 luglio, mentre le altre tappe sono previste a Madrid, Siviglia e Valencia.

Certa invece la disputa in Austria, tra i primi paesi a mettersi alle spalle il lockdown, di un torneo dal 25 maggio con la presenza del numero tre del mondo Dominic Thiem. Si giocherà al centro federale di Sudstadt e ci sarà un montepremi messo a disposizione da una compagnia di assicurazioni di 152mila euro. Il tennis agonistico ad alto livello torna anche in Repubblica Ceca con un evento benefico a Praga dal 13 al 15 giugno: in campo le beniamine locali Petra Kvitova e Karolina Pliskova.

Ancora semaforo rosso, invece, in Gran Bretagna e nei paesi dell’Est, con il Regno Unito e la Russia tra i Paesi più colpiti dalla pandemia da Covid-19. La federazione britannica ha comunicato che presto aggiornerà i propri tesserati in merito alla ripresa.
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