Gentiloni: serve Recovery Fund da 1.000 miliardi nei prossimi mesi

Gentiloni: serve Recovery Fund da 1.000 miliardi nei prossimi mesi
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Mercoledì 13 Maggio 2020, 11:30
(Teleborsa) - Un Recovery Fund da almeno 1.000 miliardi con fondi a disposizione già dai prossimi mesi. È la ricetta che il Commissario Ue agli Affari economici Paolo Gentiloni propone in un'intervista a La Stampa.

Gentiloni ha definito come "disomogeneo" il carattere dell'attuale recessione e tale sarà anche la ripresa. Questa disparità – ha spiegato il Commissario – è "una minaccia esistenziale alle fondamenta dell'Unione perché mette in pericolo il mercato unico e la convergenza nell'Eurozona".

"L'Eurogruppo ha compiuto un primo passo con il Mes per la sanità, Sure per i lavoratori e il fondo Bei per le imprese. Un passo importante – ha sottolineato Gentiloni – ma insufficiente senza un piano per la ripresa con un forte finanziamento; dobbiamo evitare di alimentare una spirale che faccia aumentare il debito di quei Paesi già fortemente indebitati che sono anche i più colpiti dalla pandemia".

Per evitare di appesantire il debito di questi paesi, l'ex Presidente del Consiglio italiano vede due soluzioni: "si potrebbero emettere titoli perpetui, come ha proposto il governo spagnolo, o agire sulla durata dei prestiti, come stiamo facendo". E si dice "piuttosto ottimista perché il mix di prestiti e sussidi è oggi più accettato rispetto a un mese fa".

Sui fondi del Recovery Fund: "Dovremo anticipare alcune somme nei prossimi mesi. Se dovessimo lasciar correre questa situazione di disparità per un anno, sarebbe più costoso intervenire per mitigarne l'impatto".

Gentiloni ha annunciato che in Commissione si sta sviluppando un nuovo strumento per contrastare questa pericolosa divergenza tra i Paesi Ue: "uno strumento di sostegno alla solvibilità. Lavorando con la Bei, il nostro obiettivo è di attrarre investimenti verso aziende che erano in salute prima della crisi, ma che ora sono a rischio insolvenza. Lo strumento sarà aperto a tutti gli Stati, ma disegnato per favorire il sostegno alle società in quei Paesi più colpiti".

Sulla richiesta di gruppo del Mes si è detto "d'accordo" sul fatto "sarebbe meglio farlo insieme", ma "non spetta alla Commissione decidere".
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