D’altronde la stessa Rieti, con i pro e i contro della sua realtà, fa un po’ da musa per i testi dell’album e per il nome stesso della RI Finest Crew, una realtà emergente ma già ben radicata nel territorio, con centinaia di ascoltatori sulle piattaforme online.
Verrebbe da definire la Crew come “una culla del rap” a Rieti, vista la forte inclusione che ne è alla base, con l’intento di accogliere a braccia aperte chi voglia cimentarsi in un genere musicale in cui i giovani si rispecchiano sempre più.
«Quella del filo rosso – spiegano gli autori – è una teoria che serve per spiegare la pluralità dei possibili scenari nel futuro, che però smetto nodi esistere dal momento che si sceglie una cosa e non tutte le altre. Il concetto principale è che siamo arrivati qui, a questo album, seguendo tutti il nostro filo rosso, che ci ha portato a fare scelte insieme, a seguire tutti lo stesso filo e non le altre possibilità».
Un concetto di coesione che si percepisce anche ascoltando i brani dell’album, interamente prodotto dalla crew reatina.
RI Finest è composta da Carlito, Reppa, Red, Matt B [rappers]; Zic Heads, Long D [producers]; Wakizashi [producer e video maker]; Vania Scoppetta e Elisa Mattei [management]
Per ascoltare la Teoria del Filo Rosso su Spotify: https://open.spotify.com/album/3SyfJGghy8PSHimy7Rp3iX#login
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