Frosinone, lo smart working l'altra faccia del virus che disegna nuove prospettive per i paesi

Frosinone, lo smart working l'altra faccia del virus che disegna nuove prospettive per i paesi
di Stefano De Angelis
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Mercoledì 13 Maggio 2020, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 14 Maggio, 23:43


Il virus è stato un duro colpo che rischia di amplificare le sofferenze dei piccoli paesi. Quei centri montani della Val di Comino che da anni sono alle prese con lo spopolamento e una costante contrazione delle attività commerciali. Per gli amministratori locali trovare rimedi e cure era già di per sé un rompicapo. Adesso, dopo l’onda d’urto lasciata dall’emergenza Coronavirus, lo è ancor di più.
Bar, ristoranti, b&b, pizzerie, alberghi e negozi sono rimasti chiusi a lungo. Le strade si sono svuotate. Ora, però, all’orizzonte si staglia la sfida della ripartenza, economica e turistica. I sindaci già sono al lavoro per prevedere incentivi per il settore produttivo, ma devono fare i conti con le asfittiche casse comunali. Un aiuto potrebbe arrivare dalla rinegoziazione dei mutui con Cassa depositi e prestiti, misura disposta per il post emergenza. I primi cittadini ne sono consapevoli, ma c’è anche chi prova a immaginare nuove prospettive per i borghi immersi nel verde. La nuova opportunità si chiama smart working, l’occupazione agile, da casa. La pandemia di Covid-19, infatti, ha modificato, in alcuni casi forse per sempre, l’organizzazione del lavoro. Ed ecco che il nuovo scenario per alcuni amministratori potrebbe anche rivelarsi positivo: in sostanza potrebbe favorire un flusso di ritorno. Una sorta di emigrazione al contrario. Allo stesso tempo potrebbe spingere altre famiglie, quelle non originarie del luogo, a stabilirsi in Valle, tra l’aria pulita, lontano dallo smog.

PRIMI SEGNALI
«Certo, è un’opportunità che dobbiamo considerare - ha spiegato il sindaco di Atina, Adolfo Valente -. Di questo ne ho parlato proprio qualche giorno fa, anche perché una cittadina di Atina mi ha detto di essere tornata a vivere qui proprio grazie alla formula del lavoro a distanza. Di sicuro lo smart working può mettere in moto questo meccanismo e indurre chi ha dovuto lasciare questa terra a riscoprirla. Potrebbe non essere così, invece, per le generazioni che, pur consapevoli delle loro origini, hanno trascorso nella zona solo pochi giorni all’anno, magari d’estate».
Valente, nel frattempo, per decidere come sostenere la ripresa del commercio è in attesa che si definiscano tutti gli aspetti legati alla rinegoziazione dei mutui: «Per noi sarebbe linfa vitale per intervenire concretamente».

«SUBITO LA FIBRA OTTICA»
Per il sindaco di San Donato, Enrico Pittiglio, la modalità del lavoro agile «è un’occasione da non perdere per provare a ripopolare il territorio». E rilancia: «Per questo è necessario riprendere al più presto i lavori per la fibra ottica, per essere pronti. D’altronde - spiega - l’assenza di questa infrastruttura ha spinto alcune aziende a trasferirsi altrove o a non insediarsi. Dobbiamo recuperare il gap. A San Donato abbiamo già realizzato il 70 per cento dell’opera di cablaggio, entro fine anno sarà completata e poi la rete entrerà in funzione: la copertura per le connessioni sarà totale». Poi Pittiglio aggiunge: «Per essere attrattivi sia per i visitatori sia per le famiglie che con il lavoro agile potrebbero andare alla ricerca di località accoglienti, stiamo ripensando il concetto di turismo con l’obiettivo di strutturarne servizi e offerta». Anche San Donato, intanto, si muove per supportare le attività commerciali nella ripartenza: «La settimana prossima in Consiglio porteremo la modifica della Tosap: per il 2020, a titolo simbolico, si pagherà soltanto un euro. Altre somme, circa 30mila euro, le ricaveremo dalla rinegoziazione di sedici mutui, la cui durata sarà estesa fino al 2043» ha concluso.

Per il sindaco di Casalattico, Giuseppe Benedetti, il lavoro a domicilio può incoraggiare il rientro: «A patto - sottolinea - che s’imbocchi da subito una nuova strada per il rilancio e lo sviluppo. Al momento manca un progetto politico e amministrativo di Valle, cioè di squadra. Molti ragazzi si sono trasferiti a Sora, a Cassino o a Frosinone: per farli restare bisogna investire sulla formazione, per farli tornare bisogna creare le condizioni favorevoli».

Benedetti, infine, ha annunciato sgravi Tosap e sospensione della Tari, con possibile cancellazione, per le attività commerciali rimaste chiuse in questi due mesi.

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