Diversificazioni programmabili e realizzabili, secondo Calenda «prendendo come riferimento 10 parametri, basati sulla disponibilità di dati epidemiologici e statistici di carattere sanitario e sulla disponibilità di informazioni circa dotazioni strutturali e strumentali delle singole regioni per la gestione dell'emergenza». Si tratta di punti chiave elencati secondo un ordine logico e non di importanza «poiché è l'insieme di questi che dimostra il livello di sicurezza di una regione o della nazione rispetto alla Fase 3 dell'emergenza epidemica».
Quindi , per citare alcuni punti, dall'indice di trasmissibilità e rapporto percentuale di positivi Covid su abitanti, a test sierologici e tamponi, stanze per isolamento e mascherine, medici di base e tracciamento digitale dei contatti. «Il sistema proposto ha numerosi vantaggi - conclude il leader di Azione - oggettività e trasparenza; consapevolezza da parte dei cittadini; indicazione alla Regione dei requisiti sanitari necessari, corrispondenti ad attività da implementare; regolamentazione chiara in caso di nuovo picco epidemico.
Una vera cintura di sicurezza per convivere in sicurezza con il virus».
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