Fase 2, parrucchieri e centri estetici verso la riapertura: «Pronti già da lunedì»

Fase 2, parrucchieri e centri estetici verso la riapertura: «Pronti già da lunedì»
di Luca Telli
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Mercoledì 13 Maggio 2020, 07:45
Un’accelerata di 14 giorni sulla tabella di marcia. Due settimane potenzialmente guadagnate per rimettersi in piedi e provare a spostare lo sguardo oltre la fine dell’anno. L’ipotesi primo giugno, per la riapertura di centri estetici e parrucchieri, sembra tramontata con la ritirata del virus. Non battuto, ma ferito e nascosto dietro la barricata quel tanto che basta per rimettere il naso fuori e rafforzare, invece, l’orizzonte del 18 maggio per allentare i ranghi, pronti a stringersi di nuovo qualora il nemico dovesse tornare a mordere.

Per l’ufficialità bisognerà aspettare giovedì (al massimo venerdì) quando, sulla base dei dati del monitoraggio del ministero della Salute (tra i criteri il numero di contagiati quotidiani, R con 0 e posti di terapia intensiva occupati), arriveranno le linee guida per consentire la riapertura.

«Incrociamo le dita e intanto ci prepariamo. Dopo due mesi rimasti con le mani in tasca abbiamo voglia di rimetterci in marcia», dice Christopher Rapisardi che, con il fratello Danilo, ha trascorso gli ultimi 3 giorni a sistemare il suo ‘barbershop’ nel quartiere Santa Lucia in attesa del via libera. Sanificazione profonda della struttura per cominciare. Per le prenotazioni una App con appuntamenti distanziati di mezzora. Per la tutela dei clienti, visiere, mascherine e camici sterili.

«Un vademecum vero e proprio ancora non c’è – continua Rapisarsi - quindi, come bussola, usiamo le prime direttive di marzo». Scelta seguita da Federico Zena, parrucchiere che ha rivoluzionato il suo salone : «Da 7 posti siamo passati a 3 per alzare il livello di sicurezza – dice – gli appuntamenti saranno scaglionati per darci la possibilità di igienizzare la postazione dopo ogni taglio».

Per tutti, la logica è quella di super turni di 6 giorni su 7 a oltranza, per recuperare almeno in parte gli incassi persi. Stessa linea che sembrano intenzionati a seguire i centri estetici, alcuni dei quali con la prima settimana di giugno già sold out. «I clienti ci chiamano e noi siamo pronti a accoglierli – spiega Simona, che gestisce il centro Sunday – Non sarà una strada in discesa, partire lunedì sarebbe importante, ci speriamo».

Le voci critiche però non mancano: «Per aprire il 18, dobbiamo avere il tempo di organizzarci – dice Paola, titolare di un centro in provincia –. Felici di tornare al lavoro ma servono regole, basta dubbi».
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