Pd, Benedetti: «Quintarelli deve entrare nel gruppo per statuto: Ciambella non può agire al di fuori»

Manuela Benedetti
di Massimo Chiaravalli
2 Minuti di Lettura
Martedì 12 Maggio 2020, 10:26 - Ultimo aggiornamento: 12:53
«A livello statutario un iscritto del Pd deve far parte del grippo del Pd. La capogruppo non può agire al di fuori dello statuto». Il segretario provinciale del partito, Manuela Benedetti, non approva – eufemismo – la scelta della capogruppo Luisa Ciambella di rifiutare l’ingresso di Mario Quintarelli. E non comprende neanche la necessità di riaprire un dialogo prima dell’eventuale ripensamento, «perché noi quel dialogo lo abbiamo tenuto sempre aperto».

Benedetti auspica che tutto rientri il prima possibile. «Penso che questa – dice - sia l’occasione sia per ricucire lo strappo avvenuto due anni fa, sia di rafforzare il gruppo. Mario è a tutti gli effetti un iscritto, quindi speriamo che questa situazione si risolva al più presto. Anche perché, proprio in quanto iscritto, non ha motivo di non rientrare all’interno del gruppo. Addirittura lo statuto lo richiede». Ovvero, «dice che un iscritto deve entrare a far parte del gruppo, non potrebbe fare altrimenti. Non vedo proprio la ragione per tenerlo fuori».

Secondo Ciambella va ricostruito un percorso prima di consentire l’ingresso a Quintarelli. «Noi lo abbiamo sempre tenuto aperto. Quando c’è stato l’ultimo congresso loro (i fioroniani, ndc) hanno deciso di non partecipare, però successivamente, quando sono stati fatti gli organi dirigenti, ho parlato con Luisa chiedendole anche di partecipare alla direzione. Hanno preferito rimanere fuori, ma da parte nostra l’apertura c’è stata subito. Anche da parte della segretaria del circolo cittadino, Patrizia Prosperi». La volontà è quella di rafforzare il Pd «e secondo me – spiega il segretario provinciale - l’ingresso di Quintarelli va in questa direzione».

Il primo passo è chiedere a Ciambella un ripensamento. In caso contrario? «Cercherò di sentire lei e Alvaro Ricci, che si è mostrato favorevole e felice. Quindi da parte di Luisa c’è stata anche una decisione in solitaria. Vero che è la capogruppo, almeno deve ascoltare gli altri. E con Alvaro non è successo».

Visto dall’esterno appare come il solito scontro tra correnti. «Sono veramente stanca della solita liturgia tra fioroniani e panunziani: noi siamo il Pd. Da quattro anni si porta avanti questa storia, qui non c’è alcuna corrente – conclude Benedetti - c’è solo una capogruppo che ha detto di no all’ingresso di un iscritto».
© RIPRODUZIONE RISERVATA