Fase 2: tutte le riaperture. I ristoranti dal 18, da giugno i teatri. Ombrelloni distanti 3.5 metri. Il documento

Fase 2. I ristoranti dal 18: distanziati a tavola. Da giugno i teatri. Il documento
di Rosario Dimito e Laura Larcan
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Sabato 9 Maggio 2020, 00:32 - Ultimo aggiornamento: 10 Maggio, 13:17

I ristoranti riaprono il 18. Sono state messe a punto le modalità. A cominciare dalla prenotazione obbligatoria ormai di fatto sicura. I tavoli, possibilmente all'aperto, dotati di gel igienizzanti, devono avere una distanza che potrebbe superare i due metri e c'è l'obbligo di mascherina per andare in bagno o alla cassa. Per le spiagge invece i colloqui in corso e dovrebbero portare a una distanza fra ombrelloni di 3,5 metri. Intanto spunta il verbale recente di una riunione del Comitato tecnico scientifico dedicato a scuola, teatri, cinema, braccianti irregolari. 

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Massima precauzione sul fronte degli spettacoli dal vivo, cinema, musei. Rigidi i numeri per quanto concerne gli spettacoli organizzati in sale teatrali e sale da concerto, all'aperto e al chiuso, con posti seduti preassegnati e inamovibili. L'idea è che si possa riaprire dalla prima settimana di giugno, ma bisognerà rispettare un numero limitato probabilmente non oltre il 25% della capienza. Fino a 200 persone per i teatri al chiuso (tra pubblico e addetti ai lavori, compresi gli artisti in scena), fino a 1000 persone per gli spazi all'aperto, come l'Arena di Verona. Obbligo di mascherine in platea, ma anche sul palcoscenico e dietro le quinte. Obbligo di termoscanner agli ingressi: chi ha 37,5 di febbre non può entrare. Distanziamento di sicurezza: in sala le persone dovranno sedersi ad almeno un metro di distanza. Ingressi ordinati con porte differenziate per l'accesso e l'uscita, tassativi i dispenser di gel igienizzanti. Inoltre, il Cts raccomanda la vendita telematica dei biglietti così come è vietata la vendita al dettaglio di bevande e generi alimentari in occasione degli eventi. Sul fronte arte, c'è una serie di linee guida rigide per musei, monumenti e siti che registrano oltre i 100.000 visitatori l'anno.
 



BRACCIANTI E PLASMA
La data prevista e confermata è quella del 18 maggio, ma la riapertura sarà diversificata, con modalità graduali per i siti all'aperto, monumenti ibridi, musei al chiuso. Gli ingressi vanno contingentati per fasce orarie e numeri di persone. Obbligo di mascherine per i visitatori durante tutta la visita e per i lavoratori dei musei. Ingressi a numero chiuso per bookshop e altre attività commerciali. Obbligatori i percorsi a senso unico e garanzia del distanziamento sociale anche nei servizi igienici 
Nelle scuole di ogni ordine e grado compresi i percorsi universitari, «non si raccomanda l'utilizzo» del termoscanner, «in considerazione della limitata efficacia nelle fasce giovanili e infantili». 

Gli scienziati ribadiscono che le misure di base alle quali attenersi in tutte le attività sono igiene delle mani, protezione delle vie respiratorie, garanzia del distanziamento fisico e sociale incluse le fasi di ingresso ed uscita, utilizzo di mascherine, igiene rigorosa degli ambienti, ventilazione naturale, differenziazioni tra le vie di entrata e di uscita, frequente igienizzazione dei servizi igienici per dipendenti e utenti. Il Comitato respinge la richiesta del Ministro dell'agricoltura «di concedere un «permesso temporaneo di sei mesi per garantire il lavoro» agli irregolari, essi vivono in condizioni igienico-ambientali degradate, senza alcuna possibilità di azioni di prevenzione con il rischio contagio per le comunità della zona. Riguardo il trattamento di pazienti covid-19 con plasma da convalescente non deve seguire il percorso di validazione nazionale previsto per gli studi sui medicinali.

Non serve misurare la febbre
Scuole

Per gli studenti di ogni ordine e grado, compresi i percorsi universitari, si rappresenta che, in considerazione della limitata efficacia della termorilevazione (termoscanner) nelle fasce giovanili e infantili ed in considerazione delle complessità nella rilevazione, anche in termini di prevenzione di aggregazione, non se ne raccomanda l'utilizzo. Questo in relazione all'applicazione delle raccomandazioni di misurazione della temperatura corporea previste nei luoghi di lavoro.

Vie separate di entrata e di uscita
Ingressi

In tute le attività deve esserci la garanzia del distanziamento fisico e sociale: in tutti momenti evitando l'aggregazione incluse le fasi di ingresso ed uscita dai luoghi confinati; utilizzo di mascherine di comunità nei luoghi confinati ed all'aperto, laddove non si riesca a garantire il distanziamento sociale; igiene rigorosa degli ambienti (effettuata con i prodotti idonei) con frequenza proporzionata all'utilizzo degli stessi; informazione diffusa sui comportamenti da adottare.

Raccomandazioni sull'aria condizionata
Areazione

Il Comitato tecnico scientifico raccomanda di utilizzare ambienti dotati di «adeguata ventilazione naturale». E viene chiesto il rispetto delle «raccomandazioni in presenza di sistemi di ventilazione e/o condizionamento». Il che vuol dire pulizia scrupolosa dei filtri e verifica periodica degli impianti di condizionamento. Fermo restando che è da ritenersi preferibile il ricorso all'aerazione naturale, rinunciando a quella meccanica.

Al chiuso limite di 200 persone, mille all'aperto
Eventi

Negli eventi organizzati in luoghi chiusi, ferme restando le misure sopra raccomandate ed in relazione alla garanzia delle misure di distanziamento richieste e dei sistemi di aerazione disponibili, il numero massimo di persone non deve superare il numero di 200. Tutti gli eventi, invece, che dovessero svolgersi all'aperto non devono a loro volta superare il numero massimo di 1000 persone per evitare che si possa accelerare il contagio.

Banditi i menù gel disinfettanti per ogni posto
Ristorazione

Andare al ristorante in sicurezza richiederà misure straordinarie da parte sia dei gestori che dei clienti. Tanto per cominciare tra i tavoli dovrà esserci una distanza minima di due metri. Il cliente avrà l'obbligo di indossare la mascherina per andare al bagno o alla cassa, o comunque per fare qualsiasi cosa diversa dal mangiare al proprio posto. Obbligatoria anche la presenza di gel disinfettanti sui tavoli e vietato l'uso del menù, che potrebbe farsi veicolo di contagio.

Le sale da ballo restano chiuse
Dancing

In questa fase, il Comitato tecnico scientifico ritiene «opportuno suggerire che restino chiuse o sospese» le sale da ballo, le discoteche e tutti quei locali assimilabili, che siano al chiuso o all'aperto. Misura dettata dall' emergenza sanitaria. Bollino rosso anche per l'organizzazione di eventi che rientrano nella categoria di fiere e congressi, compresi tutti quegli eventi che prevedono attività in spazi non strutturabili all'aperto o al chiuso e che implichino forme di aggregazione.

Ingressi contingentati e per fasce orarie
Musei

Ingressi contingentati per fasce orarie e numeri di persone. Obbligo di mascherine per il pubblico durante tutta la visita e per i lavoratori. Ingressi limitati ai bookshop, utilizzo della segnaletica per far rispettare le distanze di almeno un metro nelle sale, presso la biglietteria e gli sportelli informazioni. Percorsi a senso unico, e garanzia del distanziamento sociale anche nei servizi igienici. Sconsigliati touch screen, pagamenti in contanti, file alle biglietterie, audioguide. Sì a materiale digitale in sostituzione del cartaceo. 

Obbligo di mascherine per gli artisti
Spettacoli/1

Obbligo di mascherine per il pubblico in platea, ma anche sul palcoscenico e dietro le quinte. Le misure di sicurezza riguardano anche gli artisti che vanno in scena. Rigido il distanziamento: in sala le persone dovranno sedersi ad almeno un metro di distanza, con posti seduti, preassegnati e inamovibili. Obbligo del numero chiuso. Sono consentite fino a 200 persone per i teatri al chiuso (tra pubblico e addetti ai lavori), fino a 1000 persone per gli spazi all'aperto, come l'Arena di Verona (tra pubblico e artisti). 

Vietato consumare cibo o bevande
Spettacoli/2

Per teatri, cinema, auditorium, arene, il Cts raccomanda il divieto di consumare cibo e bevande (che implicherebbe la rimozione delle mascherine), così come è vietata nel locale la vendita al dettaglio di bevande e ogni tipo di generi alimentari (dai pop corn alle bibite) in occasione degli eventi. Il comitato prescrive anche l'utilizzo rigoroso di termoscanner agli ingressi in sala: chi ha 37,5 di febbre non può entrare. Raccomanda dispenser igienizzanti e vendita online dei biglietti.

I dubbi sulla regolarizzazione dei braccianti
Migranti

L'utilizzo di lavoratori stranieri irregolari e privi di permesso di soggiorno comporta evidentemente il rischio di contagi interpersonali decisamente pericolosi per la popolazione residente nelle medesime aree dove i migranti saranno destinati al lavoro. Si tratta di comunità di persone che vivono in condizioni igienico-ambientali degradate, senza alcuna possibilità di azioni di prevenzione, in particolare per l'epidemia in corso.

 

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