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Crisi libica, niente soldi per i migranti e blocco armi non sufficiente: Malta si ritira dalla missione Ue Irini
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Venerdì 8 Maggio 2020, 16:39 - Ultimo aggiornamento: 16:43
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La notizia è stata confermata da fonti diplomatiche anch ese a Bruxelles non è arrivato ancora nessuna lettera ufficiale. Ma il fatto è certo: nel momento in cui si riaccendono più forte i venti di guerra in Libia e torna a farsi massiccio la fuga dei migranti, Malta si ritira dalla missione Ue Irini. Missione finalizzata al controllo dell'embargo Onu sulle armi alla Libia. Non solo: Malta pone il veto sulle procedure di spesa per gli sbarchi di migranti in seno al Comitato speciale che gestisce il meccanismo Athena (per il finanziamento dei costi comuni delle operazioni militari dell'Ue). La notizia è stata pubblicata dal sito online Malta Today, e secondo quanto si legge, il governo maltese ha fatto sapere al Comitato Athena di affrontare una «crisi senza precedenti», con un incremento del 438% degli arrivi di migranti, e di non aver ricevuto solidarietà concreta dai partner Ue, nonostante le numerose richieste di ricollocamento ed il pressing affinché sia trovata una soluzione permanente. Inoltre, secondo Malta, la nuova missione Irini penalizzerebbe in modo sproporzionato il Governo di Accordo nazionale della Libia guidato dal premier Fayez al-Sarraj, che viene rifornito di armi principalmente via mare dalla Turchia, mentre avrebbe scarso impatto sul suo rivale, il generale Khalifa Haftar, che si approvvigiona via terra attraverso dall'Egitto e dagli Emirati Arabi Uniti.