L'idea della Fia è quella di creare nel paddock una sorta di 'bolla sanitarià, isolata dal resto del mondo. Si fa affidamento su test rapidi per la ricerca della positività e una app in grado di tracciare i contatti avvenuti all'interno del paddock, al quale i team potrebbero ammettere un numero ristretto di persone. La registrazione alla app sarebbe su base volontaria, e l'ufficio legale della Fia sta lavorando alla tutela della privacy. Sono previsti test sulla saliva e il rispetto delle norme sanitarie dei singoli paesi. «Se un circuito è in campagna, le cose sono diverse rispetto a uno in città», ha sottolineato Saillant, ammettendo che al momento la differenza principale è tra i Gp previsti in Europa e quelli in Asia: «Singapore o Vietnam avrebbero un'organizzazione medica completamente diversa. Già oggi il governo di Singapore potrebbe costringere l'intero paddock a una quarantena di due settimane prima di accedere alla pista»
© RIPRODUZIONE RISERVATA