Coronavirus, l'Italia del calcio tifa per Merkel: ancora incerta la ripartenza del campionato

Coronavirus, l'Italcalcio tifa per Merkel: ancora incerta la ripartenza del pallone
di Mario Ajello
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Sabato 2 Maggio 2020, 13:36 - Ultimo aggiornamento: 18:02

Il calcio italiano morde il freno. E tifa Merkel. Non per vedere Frau Angela in campo, con i calzoncini. Ma perché se la Germania riapre il suo campionato dopo il lockdown e il tempo della pandemia più acuta, anche l'Italia si sentirà più libera e legittimata a far tornare negli stadi le sue squadre. La Merkel deciderà mercoledì e  potrebbe decidere che il calcio tedesco riprenda il 16 maggio. Quello inglese dovrebbe ripartire l'8 giugno, quello spagnolo anche. L'Italia, che è stata e continua ad essere calcisticamente prudentissima per la fase 2, proprio guardando la road map degli altri Paesi potrebbe prendere coraggio e per riaprire gli stadi. Riaprire, si fa per dire.

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Non prima del 2021, c'è chi dice gennaio e chi aprile, le partite avranno spettatori in tribune e nelle curve. E comunque occorre vedere l'andamento del contagio, se si ritira davvero e quanto si ritirà, per fare programmi più attendibili sui modi e sui tempi delle partite. Quel che è certo - mentre il superchiusurista governatore campano De Luca ha dato il permesso al Napoli di tornare ad  allenarsi e la Roma e la Lazio in alleanza spingono per il ritorno in campo mentre Juve e Inter tacciono - è che guardando alla decisione della Merkel si spera di sbloccare il pallone. Forza Cancelliera, è il grido italiano. Incrociando le dita, naturalmente, che tutto vada meglio per quanto riguarda l'epidemia perché nulla, e neppure il calcio, è più importante della salute.  

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