Terni, gran successo dei "Carrucci" e il web applaude al Cantamaggio

Terni, gran successo dei "Carrucci" e il web applaude al Cantamaggio
di Lucilla Piccioni
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Venerdì 1 Maggio 2020, 20:24 - Ultimo aggiornamento: 20:36

TERNI Foto e video dei “carrucci” fatti in casa continuano ad arrivare anche quando la diretta facebook di radio Passeggiata ha già preso il via da parecchio. Scocca il campanello della quota cento e si continuano ad ammassare ancora video e ancora foto. “Monteremo le immagini dei carrucci che stanno arrivando per farli vedere a tutti”, assicurano da radio Passeggiata. Intanto sui monitor di computer tablet e televisioni sfilano i carrucci frutto della fantasia dei ternani costretti a casa la sera del trenta aprile. Solo la guerra e la pandemia sono riuscite a bloccare il Cantamaggio.
Duecentocinquanta le persone che si sono collegate in rete per assistere alla sfilata casalinga dei carrucci, sui tavoli delle cucine o delle sale da pranzo hanno sfilato idee diverse e divertenti sulla primavera. Su taglieri, colini, setacci, fanno belle mostra di se riproduzioni dell’obelisco di Pomodoro o della fontana di piazza Tacito, contornati da barbie e super eroi, bicchieri e cornetti ricordano come si trascorrono queste giornate di isolamento. Un drago, che somiglia molto a un dinosauro, si trasforma in Thyrus e sconfigge il virus, la scultura di Miniucchi, quella che sta nella rotonda dello Stadio, è stata riprodotta e sfila pure lei su un carruccio illuminata da piccole lampadine. E poi i fiori freschi, o finti che siano, ricordano che la primavera comunque arriva. E cantamaggio è stato anche se virtuale, anche se in Internet.
“Non ci aspettavamo un’adesione così massiccia ai carrucci di maggio, sono più di cento le persone che li hanno realizzati e non solo a Terni, o dall’Italia. Carrucci sono arrivati da Londra, Lussemburgo, Parigi, dalla Turchia; sono stati costruiti in famiglia, insieme ai bambini, con i nonni la dove ci sono. Stiamo pensando di mantenere questa iniziativa anche quando potremmo tornare a scendere in piazza la sera del trenta aprile ad ammirare i carri, quelli grandi che sono comunque la nostra tradizione”, dice Marco Baccarelli uno degli ideatori dei carrucci di maggio.

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