Spadafora: «Lasciamo aperto uno spiraglio per la ripresa del calcio, altrimenti avremmo chiuso»

Spadafora: «Lasciamo aperto uno spiraglio per la ripresa del calcio, altrimenti avremmo chiuso»
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Martedì 28 Aprile 2020, 19:44 - Ultimo aggiornamento: 20:41

«La prudenza che noi stiamo avendo sul calcio è ciò che lascia ancora uno spiraglio alla possibilità di ripresa del campionato: l'alternativa è fare come ha fatto la Francia, dire che calcio si ferma qui». Lo ha detto il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, che in un messaggio video su Facebook è tornato sulla polemica con la Lega di serie A. «Ringrazio il presidente Figc, Gravina - ha aggiunto Spadafora - che oggi ha smentito le illazioni di qualcuno della Lega di serie A che aveva detto che c'era stata un accordo sulla data di ripresa del campionato. Nulla di più falso, è il solito vizietto di qualche presidente, ma penso davvero di pochi,di mettere in giro menzogne e falsità per fare pressioni sul governo. Lo ribadisco: non hanno capito che l'aria è cambiata, questi metodi non funzionano»

Al contrario di quanto avvenuto in altri Paesi in queste ultime ore «noi stiamo lasciando questo spiraglio, ma tutto dipenderà dall'evoluzione dell'emergenza sanitaria e dalla nostra capacità da qui al 4 maggio di rispettare le regole», ha aggiunto Spadafora. «Se pensiamo che, dal 4 maggio, è tutto finito e possiamo riprendere qualsiasi cosa senza rispettare le regole e prendere tutta una serie di precauzioni, sbagliamo alla grande e rischiamo di ritrovarci in una situazione peggiore di prima - ha chiarito il ministro dello Sport -. A quel punto non saremmo più in grado di dare gli aiuti che stiamo dando ora, con fatica da parte dello Stato e ancora di più da parte di chi li deve ricevere». Sintetizzando, «dovremo anche conquistarci queste aperture - ha concluso Spadafora - questo virus ci costringe a modalità di vita alle quali non eravamo abituati. Non sarà facile per nessuno, non lo è per i tanti sportivi, non lo è per nessuno. Ma sono convinto che, se lavoriamo bene tutti insieme, riusciremo a riprendere in tutti i settori tutti insieme, potremo tutti essere contenti e dire che siamo usciti da questo incubo, tornando alla nostra attività sportiva per il nostro benessere fisico e psichico».

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