Insomma la mammografia, il pap test e la ricerca del sangue occulto nelle feci sono esami fondamentali per impedire che si sviluppi la malattia, contrastandola in una fase in cui la percentuale di sconfiggerla è molto più elevata.
Infatti da anni, ormai, per eliminare questi tipi di tumore si ricorre alla prevenzione. “La prevenzione diagnostica tumori in una fase trattabile. Se la prevenzione non viene fatta o viene fatta di meno è possibile che si traduca con un aumento della mortalità”, spiega Viviana Egidi, docente di statistica sanitaria all'Università La Sapienza di Roma. “Se il sistema sanitario si attrezza nella seconda parte dell’anno, per far fronte agli esami che non sono stati fatti in questi mesi allora è possibile che si riesca a riassorbire il tutto”. “Non sono così sicura – sottolinea la docente -che il sistema abbia questa elasticità. Potrebbe invece esserci un esborso da parte delle famiglie che si rivolgono ai privati per gli esami. Questo rischierebbe di creare una disuguaglianza sociale”.
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