Coronavirus, quell'indice che agita l'Abruzzo: contagiosità più alta in Italia

L'indice R0 secondo CovStat
di Stefano Dascoli
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Giovedì 23 Aprile 2020, 10:48 - Ultimo aggiornamento: 14 Febbraio, 13:51
L'AQUILA - La curva dei contagi da coronavirus in Abruzzo scende, ma molto lentamente. Non uno scenario inatteso, almeno a quanto dice il capo della task force regionale, il dottor Alberto Albani: «Siamo ancora in “fase 1”, probabilmente la situazione, tra alti e bassi, resterà così ancora per tutta la prossima settimana.  Ci attendiamo un miglioramento da quella successiva».

Anche ieri, secondo CovStat che sta monitorando l’andamento italiano dell’epidemia da Covid-19, l’Abruzzo ha confermato di avere l’indice “R0”, quello che traduce la contagiosità del virus, più alto d’Italia, a 1.23. Significa ancora che ogni positivo ne infetta più di un altro.

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Finché il numero non scenderà sotto 1 il trend dovrà essere considerato in crescita. Tanto per capire: l’Abruzzo, oggi, è messo peggio di Piemonte e Lombardia. Albani conferma che l’elemento confortante continua a essere quello dei ricoveri, in discesa.

Addirittura secondo un report dell’aquilano Riccardo Persio, se si guarda al numero dei contagi ogni mille abitanti, la provincia di Pescara è nel range di alcune del Nord (media 5,2), lombarde e venete, con 3,81 (Teramo 2,05, Chieti 1,68, L’Aquila 0,5).

Il bollettino di ieri fa registrare ulteriori 66 casi, quasi tutti sulla dorsale chietino-pescarese. Il totale dei tamponi processati è arrivato a 1.418, nuovo record da inizio epidemia. Pertanto la percentuale dei positivi è rimasta costante rispetto al giorno precedente: 4,6 contro il 4,7% di martedì, quando erano stati scovati 55 casi su 1.151 tamponi. Situazione stabile, dunque, e questo non può essere considerato un elemento positivo. 

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Il totale dei contagiati in regione è salito 2.733. Come detto diminuisce con una certa costanza la pressione sugli ospedali. I ricoverati Covid sono arrivati a 309, con un calo di nove pazienti rispetto a ieri, numero più basso da una decina di giorni a questa parte. Invariato il numero delle terapie intensive occupate, 35: 9 in provincia dell'Aquila, 5 in provincia di Chieti, 12 in provincia di Pescara e 9 in provincia di Teramo.

Le persone in isolamento domiciliare sono 1.764 (+50 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl (125 in provincia dell'Aquila, 435 in provincia di Chieti, 821 in provincia di Pescara e 383 in provincia di Teramo).

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Resta quasi costante il numero dei deceduti, anch’esso in lieve diminuzione generale. I morti sono diventati in totale 276, altri cinque in 24 ore: gli ultimi sono un 94enne di Ortona, una 53enne di Penne, una 84enne di Elice, una 64enne di Pescara, un 85enne di Atri. Aumentano di venti unità i guariti, arrivati a 349 guariti.

Dall'inizio dell'emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 30.348 test, di cui 23.512 sono risultati negativi. Del totale dei casi positivi, 238 si riferiscono alla Asl L'Aquila, 648 alla Asl Chieti, 1.215 alla Asl di Pescara e 632 alla Asl di Teramo.

Mentre il governatore Marsilio ha revocato la zona rossa a Villa Caldari di Ortona («Dati confortanti»), stanno per arrivare ulteriori misure, ancora più stringenti, per scongiurare il diffondersi di micro focolai epidemici Covid 19 nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali.

La Regione rafforzerà le azioni per il contenimento dei rischi, che saranno recepite in una nuova ordinanza presidenziale, in cui sarà aggiornato e implementato quanto già stabilito nei precedenti provvedimenti del 26 marzo (ordinanza 16) e 10 aprile scorsi (ordinanza 32). Lo ha annunciato l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì.

Stretta su accessi, ingresso ospiti, invio agli ospedali dei pazienti per visite, aree di isolamento, attività di gruppo, misurazione della febbre, monitoraggio costante degli ospiti. Gli ospiti delle strutture dovranno essere monitorati costantemente.

I casi sospetti andranno immediatamente posti in isolamento e segnalati al Servizio di Igiene Pubblica della Asl.
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