Coronavirus, la fase due in campagna: ecco le nuove professioni

Coronavirus, la fase due in campagna: ecco le nuove professioni
di Rosalba Emiliozzi
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Giovedì 23 Aprile 2020, 09:16 - Ultimo aggiornamento: 14 Febbraio, 13:47

Droni, idroponica, colture alternative. La campagna, dopo il coronavirus, trova un nuovo appeal che spalanca le porte anche a nuove professioni legate a un mondo agreste così diverso da come siamo abituati a immaginare campi e agricoltura. Quasi due mesi di isolamento in case anguste, con affacci su cemento e vicoli bui stanno facendo riprogettare i luoghi in cui vivere quando, a ondate, i virus potrebbero diventare qualcosa con cui fare i conti. E allora un'abitazione che degrada nel verde può essere una soluzione per fare crescere in modo sano i bambini o rendere la vecchiaia accettabile a un anziano abituato a uscire e prendere aria più volte al giorno.
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«Questo virus ha messo in evidenza la forza della natura, gli animali selvatici a Roma, l'erba tra i sampietrini, i delfini al porto di Napoli ci hanno messo di fronte a nuove  consapevolezze - dice Maria Teresa Marsili, preside dell'Istituto Agrario di Alanno, in Abruzzo, 160 anni di storia e studenti che sono diventati anche medici - le persone in questi giorni hanno sofferto a vivere negli spazi urbani delle città, sarebbero stati felici se avessero avuto una casetta in campagna dove poter passare qualche ora».
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Ma lo sguardo benevolo verso la campagna, cioè verso le zone rurali oggi abbandonate o i paesi montani spopolati, spiega la preside, è anche un'esigenza della Terra sottoposta a forti stress che si chiamano cambiamenti climatici, desterificazione, sovraffollamento, variazione delle stagioni,  presenza di insetti sconosciuti. Tutti campanelli  d'allarme che da un lato stanno facendo crescere nuove tecniche di coltivazione  come l'idroponica che non consuma il suolo e consente di produrre cibo senza terra: a breve in casa avremo una sorta di frigo dove poter coltivare in cucina piccoli ortaggi, prezzemolo e insalata.
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Dall'altro lato, si inseriscono le nuove professioni, giovani che vogliono un ambiente pulito e che diventi mezzo di sostentamento e meno giovani che scappano con la famiglia dalla città senza sfoghi nel verde e guardano al loro futuro. Cominceranno a prendere piede figure professionali super specializzate molto lontone dall'idea di un mestiere di sole braccia e forza fisica.

Una è queste è l'agronomo specilizzato in fitopatologie, vale dire le malattie delle piante: la mosca dell'olivo, la temibile xylella che nella Puglia sta mettendo ko gli uliveti, il punteruolo rosso che uccide le palme delle nostre coste. Sono parassiti che hanno bisogno di persone di grande prepazione ed esperienza. 

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Poi ci sono figure professionali applicate ai vari segmenti della campagna: periti agrari che si occupano di vigneti, aziende zootecniche, vitivinicole e cantine, ortofrutticole, olivicole, ma anche consulenti per le certificazioni alimentari e di prodotti biologici. Figure classiche come  veterinario, guardia forestale e guardiaparco. Vecchie e nuove professioni che, se è vero come dicono i sociologi la vita si sposterà dalla città alle campagne, avranno più possibilità. E qui entrano in campo i droni, lo strumento del momento, capaci di misurare le caratteristiche del terreno (grado di umidità, esposizione al sole, rendimento) e l'adattabilità alle nuove coltivazione.

Un esempio? Il luppolo per i birrifici, le piante tintoree per colori naturali oppure coltivazioni per cosmetici naturali. Una coltura che sta crescendo è la canapa sativa che produce olio di capana, i semi diventano farina, i fusti sono usati per fare tessuti e addiriturra impastati con la calce diventano mattoni bio, usati da architetti del settore ultra naturale.

E il reddito? «La differemza la fa la fliera, che dalle nostre parti non c'è - spiega Marsili  - dopo la raccolta, i semi di canapa vanno trasportati a Taranto o Reggio Emilia». E così se ne va quasi tutto il guadagno.  Anche questo in Abruzzo è da costruire. Dalla preside una sola esortazione: «Lasciate che i vostri ragazzi seguano le loro inclinazioni, riusciranno molto bene nel loro futuro».

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