Lezioni da prof: «Tutti promossi, l’importante è che siate felici»

Lezioni da prof: «Tutti promossi, l’importante è che siate felici»
di Raffaella Troili
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Domenica 19 Aprile 2020, 00:05 - Ultimo aggiornamento: 14:04
Quest’anno non boccerò nessuno perché la scuola non deve aggravare le cose, poiché di problemi ne abbiamo già abbastanza». Forse il docente, quello più colto e stimato dai ragazzi, autorevole più che rigido, non avrebbe bocciato nessuno lo stesso, lo dice sempre e non lo fa mai, è risaputo, è leggenda. Ma il fatto che a metà aprile, il professor Russo l’abbia dichiarato a tutti, dietro una webcam, durante una lezione a distanza di letteratura su Federico II di Svevia e la nascita del primo volgare, ha la dolcezza di un buffetto sulla guancia. E il messaggio di affetto arriva nonostante lo schermo, dimostra comprensione: dei sacrifici presenti e futuri, della vita stravolta, e tutto è ora più importante di un 6 striminzito. Si può dare un voto alla presenza, all’impegno ma la scuola è altro e per ora non c’è. Lo sa bene anche il prof. Taddei, con la sua valigetta, alle soglie della pensione, anche lui in collegamento con i ragazzi, rassicura: «Non importa se non fate tutti i compiti, preferisco che in questo momento siate felici. Perché la scuola è importante, ma io vi voglio vedere con il sorriso». Che poi vuol dire: arriva un brutto voto, i genitori si arrabbiano, se la prendono con voi e tutti lì in casa rinchiusi, scatenate l’inferno. E neanche ci sono i colloqui...
raffaella.troili@ilmessaggero.it
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