Sarà sempre più l’uomo, il passeggero, che dialoga con la macchina, con lettori ottici, sistemi di telecamere, ma soprattutto con l’intelligenza artificiale. Sull’aereo, per garantire condizioni di sicurezza, s’inseguono varie ipotesi: lasciare il sedile di mezzo sempre vuoto o, come sta facendo su alcuni voli Emirates a Dubai, test sierologici prima di partire per i passeggeri. L’altro giorno il direttore operation di Aeroporti di Roma, Ivan Bassato, spiegava: servirà tempo, ma siamo pronti a ripartire, con gradualità e avendo al primo posto la sicurezza medica e sanitaria.
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