Coronavirus, dal calcio al basket, passando per la pallavolo: la matematica non assegna gli scudetti

Coronavirus, dal calcio al basket, passando per la pallavolo: la matematica non assegna gli scudetti
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Venerdì 10 Aprile 2020, 19:11 - Ultimo aggiornamento: 19:57
La matematica è un'opinione. Almeno nel mondo surreale dello sport spezzato causa coronavirus. E se fino a qualche giorno i campionati rimasti tra color che son sospesi guardavano a un possibile finale di stagione da giocare sul campo, ora che su alcuni (rugby, pallavolo e basket) è stata messa la parola fine, allo scudetto non assegnato sono in tanti a non rassegnarsi. Tra tifosi delle capolista che reclamano il titolo e le consuete e conseguenti interrogazioni parlamentari. Ma in realtà, a guardare bene i numeri, è tutt'altro che scontata l'equazione prima in classifica-scudetto cucito sul petto.

Ne è riprova il massimo campionato di basket: Virtus Bologna in testa con 36 punti, Sassari segue a 32. Undici partite ancora da giocare, i sardi guidati da Pozzecco vincendole tutte sarebbero potuti arrivare a quota 54. Gli emiliani per essere sicuri di restare in testa avrebbero dovuto farne 20 e arrivare così a 56. I 36 punti conquistati sul campo sui 56 necessari per essere primi sono il 64%. Una percentuale che non rappresenta le possibilità di scudetto per la Virtus, ma quella di chiudere da leader la stagione regolare. Che perdipiù non equivale automaticamente a vincere il titolo. Infatti nei 43 campionati di basket con i playoff solo 21 volte ha vinto lo scudetto chi era prima al termine della stagione regolare. Meno del 50%: quindi a guardare bene i numeri, Bologna al momento avrebbe avuto il 64% del 48,8% di possibilità di vincere lo scudetto. Poco più del 30%. Tutt'altro che già cucito sul petto. E guardando alle gare giocate, la Virtus aveva anche perso lo scontro diretto con la Dinamo.

Situazione speculare nella pallavolo, con stagione dichiarata conclusa e strascico di polemiche. La capolista è la Lube di Civitanova con 53 punti, che poteva arrivare massimo a 63, seguita da Modena a 52 (gli emiliani sarebbero potuti arrivare a 61). Dieci punti da conquistare in quattro partite, con l'84% già in cascina per mettere le mani sullo scudetto. Il 42% delle squadre prime alla fine della regular season nel volley ha poi vinto il titolo, quindi la Lube - stando ai calcoli applicati anche per il basket - aveva l'84% del 42% di chance-scudetto: ovvero il 35% del titolo, spiegano i numerologi di professione. Un pò poco per dichiararsi vincitori.

Un discorso a parte invece merita il calcio: dove non esiste la formula «regular season-playoff» e vince semplicemente chi è primo. A 12 giornate dalla fine della Serie A la Juventu
s è in testa con 63 punti, ma con un vantaggio striminzito (appena una lunghezza) sulla Lazio, seconda a 62. Per gli esperti di statistiche però paradossalmente i bianconeri sono più vicini allo scudetto rispetto alle due capolista di basket e pallavolo: la squadra di Inzaghi può arrivare a 98 punti, la Juve dei 99 che servirebbero per vincere ne ha già 63, che equivalgono al 63%,6% dello scudetto. Insomma una bella fetta. Ma i numeri sorridono in realtà anche alla Lazio, che è molto prossima alla stessa percentuale.

Molto più scritto il titolo della Premier, con il Liverpool che ha 82 punti, gliene servono sei: in percentuale possiede il 93% del titolo. E può dirsi a un passo dalla gloria anche il Benevento che ha l'88% delle chance di salire dalla Serie B alla A.
Il Crotone secondo arriva al 62,8% della quota che gli serve. A voler rendere queste statistiche ancora più aderenti alla realtà - spiegano gli esperti - occorrerebbe introdurre anche dei fattori qualitativi, relativi alle gare ancora da disputare come scontri diretti e partite casalinghe. Agganciando poi queste previsioni alle statistiche (che dicono a questo punto del campionato la squadra in testa quante volte ha vinto il titolo) si andrebbe ad aggiungere un ulteriore fattore sull
e chance di vittoria
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