Rugby, taglio degli stipendi e fondo da 1,6 milioni per le attività di base

Rugby, taglio degli stipendi e fondo da 1,6 milioni per le attività di base
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Venerdì 10 Aprile 2020, 15:40
L'organo di governo del rugby italiano ha approvato all'unanimità il Bilancio Preventivo 2020, deliberando al contempo la costituzione di un fondo a sostegno al movimento, per una quota minima di 1.650.000 euro - i cui criteri e modalità d'accesso saranno quanto prima comunicate - ribadendo quale priorità della Federazione il sostegno alle attività del rugby domestico.

Tale fondo sarà integrato da successive variazioni al Bilancio Preventivo 2020, partendo dalle contribuzioni volontarie manifestate dal Presidente e dai Consiglieri in auto-riduzione dei propri gettoni di partecipazione, dalle riduzioni salariali volontarie dei dirigenti, dal ricorso - ove possibile - agli ammortizzatori sociali previsti per
legge in applicazione dell'emergenza COVID-19 per i dipendenti federali, per i quali Fir si è resa disponibile a garantire eventuali differenziali di stipendio e rispetto dei normali tempi di pagamento.

Il Consiglio ha altresì deliberato, condividendo una raccomandazione del Collegio dei Revisori in considerazione della fluidità dell'emergenza, un attento monitoraggio del Bilancio, a cadenza almeno mensile, per consentire l'individuazione di ulteriori risorse economiche da liberare a supporto della ripresa dell'attività
domestica, salvaguardando al tempo stesso quella di alto livello. Il Bilancio Preventivo 2020 sarà, come previsto dai regolamenti vigenti, sottoposto all'approvazione dell'organo di controllo e successivamente
pubblicato su federugby.it.

«L'approvazione del Bilancio Preventivo 2020 - ha dichiarato il Presidente della FIR Alfredo Gavazzi - rappresenta il primo passo formale mosso dal Consiglio Federale per consentire al movimento di far fronte al complesso momento storico che stiamo attraversando, e che non può non comportare un processo di revisione e ristrutturazione dell'azione della Fir. Il nostro dovere è quello di fornire un indirizzo chiaro a tutte le componenti del rugby italiano, identificando tutte le aree di potenziale contenimento delle spese che potranno essere riconvertite a sostegno delle nostre Società».
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