Ponte fiume Magra, De Micheli "commissaria" l'opera. Indagano MIT, ANAS e Magistratura

Ponte fiume Magra, De Micheli "commissaria" l'opera. Indagano MIT, ANAS e Magistratura
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Venerdì 10 Aprile 2020, 15:00
(Teleborsa) - Il problema della viabilità alternativa è al momento l'aspetto più urgente da risolvere a seguito delle conseguenze del crollo improvviso del ponte sul fiume Magra nella vicinanze di Aulla, provincia di Massa Carrara, avvenuto la mattina dell'8 aprile. "Collasso" tuttavia non certo inaspettato, visti i ripetuti allarmi appunto sulla tenuta del ponte da tempo lanciati al gestore ANAS dal Sindaco di Aulla, Roberto Valettini, e che ha coinvolto due furgoni che lo stavano attraversando.

Disastro annunciato, dunque, ma che fortunatamente ha provocato solo il ferimento non grave di uno dei conducenti. Una tragedia per così dire mancata, grazie al dilagare del coronavirus e la conseguente stretta cautelativa della mobilità generale da parte del Governo che ha reso praticamente deserta la strada della Lunigiana normalmente molto trafficata.

"Sul ponte di Aulla abbiamo preso una decisione importantissima: subito il progetto e il Commissariamento dell'opera, che ho deciso di assegnare al Presidente della Regione toscana Enrico Rossi", ha annunciato la Ministra Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli, parlando al microfono di RaiNews24 sulla vicenda del manufatto crollato.

E per quanto riguarda la difficile situazione che si è venuta a creare in quella parte nord occidentale della Toscana al confine con la Liguria, la Ministra De Micheli ha incaricato il Sottosegretario al MIT Roberto Traversi di coordinare appunto il tavolo sulla viabilità alternativa nella zona, ora giocoforza interdetta al traffico veicolare della ex Strada Provinciale 70 ora Strada Statale 330, teatro del crollo, tra i Comuni di Aulla e La Spezia.

Il tavolo della viabilità a cui partecipano i rappresentanti di tutte le Istituzioni del territorio, è stato istituito per individuare con rapidità le soluzioni di mobilità più adeguate per garantire la piena accessibilità dell'area, attraverso la definizione dei efficienti percorsi alternativi.

Nel frattempo sono state nominate due Commissioni d'inchiesta, una dal Ministero Infrastrutture e Trasporto, l'altra dall'ANAS, gestore della strada e del ponte dal 2018. Sul fronte giudiziario, la magistratura ipotizza il reato di "disastro colposo".
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