Stavolta la Universal, major detentrice dei diritti del racconto di Wells, ha fatto centro perché il nuovo horror è donna. Si chiama Cecilia Kass (Elisabeth Moss), fa l’architetto o meglio faceva perché viene da una relazione violenta e annichilente con un miliardario genio dell’ottica, sociopatico e narcisista (nome? Adrian Griffin, ecco il rimando a Wells) che lei deciderà di scaricare fuggendo dalla sua villa sul mare già dalla prima, intensa, scena del film. Si libererà di lui? E' il primo Uomo invisibile con una donna visibilmente in pericolo come protagonista. Ideona. Come quella di abbassare il budget (solo 7 milioni di dollari), chiamare come regista uno dei creatori della saga Saw e orchestrare un duello spietato tra maschio prevaricatore e signora a due passi dal femminicidio. Dovete vederlo, sia il film che questo nuovo mostro che unisce fascino gotico e cronaca nera. Elizabeth Moss, divina nelle serie tv The Handmade’s Tale e Mad Men, è fantastica nel primo ruolo dentro un blockbuster hollywoodiano.
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