Innamorato di Roma è stato anche un affermato poeta romanesco tanto da aver tradotto e pubblicato in vernacolo le “Odi di Orazio”. Un altro suo grande amore era quello per la Roma di cui è stato per più di cinquant’anni socio vitalizio. Ricordava sempre quando, nell’immediato dopoguerra, si recava allo stadio insieme all’allor giovane ingegner Dino Viola o quando a scuola era professore dell’alunno Franco Sensi.
Quello che per lui è sempre stato un grande vanto era raccontare quando assistette allo stadio nel 1927 alla prima partita Roma-Livorno facendo a piedi più di tre chilometri per raggiungere da San Giovanni il Motovelodromo Appio. Tra le sue pubblicazioni va anche ricordata: “Le parole, vita, morte e miracoli” edita da Mondadori.
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