Coronavirus Abruzzo, rallentano i contagi ma scendono in campo le cliniche

Marco Marsilio con Emanuele Imprudente
di Stefano Dascoli
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Giovedì 9 Aprile 2020, 07:30
L'AQUILA - Più che l’andamento assoluto dei contagi, che ieri ha fatto registrare ulteriori 60 positivi al coronavirus, a certificare che le cose, in Abruzzo, stanno migliorando, è la pressione sempre minore sugli ospedali. Il trend dei ricoveri è in continua discesa: anche ieri -6 su quelli ordinari e -5 sulle terapie intensive. Purtroppo non si arresta la letalità: sono sette le nuove vittime. Ieri si è registrato un dato migliore anche rispetto alla percentuale di positività rispetto al totale dei tamponi: dall’11,4% del giorno precedente (78 positivi su 683 test) si è passati al 6,1% (60 su 978). I guariti salgono a 146, ovvero dieci in più.

Per essere sintetici, in Abruzzo ieri si è delineato, in proporzioni, lo stesso scenario del livello nazionale: aumento considerevole dei tamponi, un numero quasi costante di positività accertate, ma con una percentuale inferiore. «Rallentamento e non calo» è il mantra nazionale. Vale anche qui.

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Il bollettino: i casi totali sono arrivati a 1.859: 331 pazienti sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 62 in terapia intensiva (14 in provincia dell’Aquila, 12 in provincia di Chieti, 25 in provincia di Pescara e 11 in provincia di Teramo). I decessi sono arrivati a 179: una 94enne e un 86enne di Pescara, un 69enne di Mozzagrogna, una 81enne di Vicoli, un 87enne di Montesilvano, un 92enne di Canzano, una 54enne di Miglianico. I tamponi sono arrivati a 15.846.

Nel frattempo la Regione ha messo nero su bianco la necessità di ricorrere all’utilizzo delle strutture private. Lo ha fatto con l’ordinanza numero 30 firmata dal governatore Marco Marsilio che dispone il coinvolgimento delle cliniche con l’obbligo del rispetto di tutte le misure di sicurezza per evitare il contagio. Parte integrante della delibera è lo schema contrattuale che definisce i rapporti.

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Ci sono due modalità possibili. La prima è l’arrivo in clinica di casi operatori e internistici provenienti dall’Asl. In questo caso per la casistica chirurgica si prevede una remunerazione alla tariffa per Drg (indicatore di complessità dei casi) corrispondente abbattuta della quota percentuale del 15%, esclusivamente nel caso in cui il personale medico-chirurgo venga messo a disposizione dall’Azienda sanitaria; per l’attività svolta per l’azienda su casistica medica “No Covid”, per la quale, nella maggior parte dei casi, non sarà prevista la presenza di personale delle Asl, dovrà essere corrisposta la tariffa piena.

Nel caso di arrivo di pazienti Covid, invece, «esclusivamente per la durata dell’effettiva degenza», sono state indicate le tariffe giornaliere. Per le strutture private Covid senza posti letto di terapia intensiva 250 euro a posto letto al giorno. Per le strutture private Covid con posto letto di terapia intensiva: 250 euro a posto letto al giorno per i posti ordinari, 700 euro per la terapia sub-intensiva e 1.100 euro per la terapia intensiva.

Le cliniche saranno abilitate ad effettuare direttamente con proprio personale i prelievi per gli esami diagnostici ai ricoverati attraverso il tampone.

« Per il periodo di durata dell’emergenza – dice l’accordo - e fino a quanto la Regione non dichiarerà terminata questa fase, sono sospese le norme relative all’incompatibilità del personale sia quelle attinenti l’eventuale operatività del personale pubblico - previa comunicazione alla propria amministrazione - presso le strutture private, sia quelle relative alla possibilità del personale e dei collaboratori delle strutture private di operare presso le strutture pubbliche».

Novità anche per il personale. Con l’ordinanza 30, infatti, il referente regionale dell’emergenza, Alberto Albani, avrà la facoltà di disporre, sentiti i dg Asl, assegnazioni temporanee del personale sanitario di quest’ultime, in servizio con qualsiasi tipologia contrattuale, presso quelle aziende sanitarie che presentino maggiori necessità assistenziali. Prioritariamente saranno spostati coloro che saranno disponibili. I dg potranno fare lo stesso all’interno della propria azienda, anche oltre i 50 chilometri. Previste indennità di 50 euro al giorno, più le spese di viaggio. 
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