Coronavirus Frosinone, i sindacati a Zingaretti: «Chiudere i negozi di alimentari a Pasqua e Pasquetta. Stop ai furbetti della spesa»

Coronavirus Frosinone, i sindacati a Zingaretti: «Chiudere i negozi di alimentari a Pasqua e Pasquetta. Stop ai furbetti della spesa»
di Stefano De Angelis
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Mercoledì 8 Aprile 2020, 15:16 - Ultimo aggiornamento: 15:22


Gli appelli per una Pasqua nel segno della responsabilità sono stati lanciati da più parti, dal premier Conte ai sindaci. “Non dovrà essere una festa all'insegna del liberi tutti, altrimenti rischiamo di vanificare gli sforzi e i sacrifici profusi finora” è stato ribadito. Il timore, infatti, è che famiglie e cittadini, da un mese costretti in casa nell'ambito delle misure anti diffusione del Covid-19, anche alla luce dei dati sui contagi in lieve discesa si lascino andare a picnic o scampagnate.

Ed ecco che l'ultimo richiamo per un weekend sicuro è arrivato da Confcommercio e Fida Confcommercio Lazio Sud, d'intesa con i sindacati dei lavoratori Filcams Cgil, Uil Tucs e Fisascat Cisl. Non solo: le organizzazioni di categoria, spinti dalle sollecitazioni dei sindaci, hanno chiesto al governatore del Lazio Zingaretti di emettere un provvedimento di chiusura dei negozi di generi alimentari nei due giorni di festività, ormai alle porte, e invitato gli associati, cioè i commercianti, ad abbassare le saracinesche.

Tutto questo, spiegano, per «disincentivare i "furbetti" a ricorrere all'alibi della spesa per uscire il giorno della tradizionale passeggiata fuori porta».

«La battaglia contro il virus è ancora in corso, tantissimi sacrifici di aziende e cittadini non possono essere vanificati con atteggiamenti irresponsabili. E' il momento della responsabilità per ripartire prima possibile in condizioni di sicurezza. Facciamo nostri gli inviti pervenutici da tantissimi sindaci e invitiamo tutti alla chiusura» dichiara il presidente di Confcommercio Lazio e Lazio Sud, Giovanni Acampora.

«In questo modo si darebbe un po' di respiro dopo tanto lavoro a imprese e dipendenti. Non costa nulla mettere in campo precauzioni ulteriori e avvantaggiarsi per la spesa pasquale nei giorni precedenti; sarebbe opportuno tra l'altro che si renda obbligatorio l'uso delle mascherine per i clienti all'interno delle nostre attività» dichiara il presidente di Fida Lazio Sud, l'organizzazione dei dettaglianti alimentari, Francesco Somma.

Per le associazioni del commercio, dunque, “i lavoratori del settore nei giorni della santa Pasqua e del lunedì di Pasquetta debbono fermarsi. Non possiamo mettere a rischio il lavoro e il sacrifico sino ad oggi controllato nelle attività. Nei giorni di festività il contingentamento non controllabile della clientela potrebbe creare serie difficoltà alle maestranze e alla clientela” concludono.

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