Un calcio mai visto per ripartire: la stagione 2020/21 al via a gennaio e seguirà l'anno solare

Un calcio mai visto per ripartire: la stagione 2020/21 al via a gennaio e seguirà l'anno solare
di Emiliano Bernardini
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Mercoledì 8 Aprile 2020, 07:30

Terminare i campionati a qualsiasi costo. È questo il diktat che rimbomba in tutta Europa. Già, ma come? L’andamento del virus non è uniforme e ogni paese rischia di avere deadline diverse per la riapertura. Le date non devono essere un capestro. A dirlo è la Fifa che ieri ha emanato delle nuove linee guida da seguire. Una rivoluzione in sei pagine. Dimenticate la normale cronologia. Le stagioni scandite dal pallone cambiano. Si gioca d’estate e si riposa d’inverno? Un’ipotesi. Estrema, sia chiaro. Ma per finire la stagione 2019/2020 non c’è altro modo. E il massimo organismo calcistico lo spiega in maniera molto semplice: posticipando il termine dei contratti dei calciatori in scadenza. Di fatto sottolineano «i contratti terminano normalmente alla fine della stagione e la data di fine della stagione coincide con la data di scadenza del contratto. Con la sospensione delle attività calcistiche nella maggior parte dei paesi, è ovvio che la stagione in corso non finirà nei tempi previsti. Pertanto, si propone di estendere i contratti fino al termine della stagione. Un principio analogo si applica ai contratti il cui inizio era previsto per l’inizio della stagione successiva: la loro entrata in vigore sarà rinviata fino all’inizio effettivo della stagione». Niente date. Tradotto si giocherà ad oltranza fin quando tutti non avranno assegnato gli scudetti. Tornano così alla mente le parole del numero uno della Figc, Gravina che un paio di giorni fa nello stupore generale aveva dichiarato: «Giocare fino a settembre e ottobre è un’ipotesi». Quello che sembrava un navigare incerto tra continui rinvii di date invece si è rivelata una previsione azzeccata. 

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MERCATO DILATATO
Ma allungare la stagione in corso cosa comporta? Una serie di problemi infiniti che potranno essere risolti solo riformulando alcune regole. Di sicuro un male minore rispetto al non chiudere il campionato. Tra le perdite ingenti e le montagne di ricorsi delle squadre il rischio concreto è quello di certificare il fallimento di diversi club e soprattutto di non vedere mai la luce della stagione 2020/2021. Servirà uno sforzo. Enorme. Eh già perché come detto salterebbero tutti gli schemi. Immaginiamo che si arrivi fino ad ottobre come si fa a ripartire visto che l’11 giugno inizia l’Europeo? Semplice bisognerebbe, e questa è una proposta concreta che piace molto al presidente della Fifa Infantino, allineare il torneo all’anno solare. E quindi si partirebbe a gennaio e si giocherebbe fino a maggio, poi ci sarebbe una sosta per gli Europei (possibile anche per i Giochi di Tokyo visto che ci saranno diversi convocati con le nazionali olimpiche), le vacanze estive e si riprenderebbe a fine agosto. La stagione si concluderebbe così a dicembre. Un calendario che come detto piace molto a Infantino in quanto si allineerebbe con il mondiale in Qatar che si gioca dal 21 novembre al 18 dicembre 2022. Ma questo vorrebbe dire riconfigurare completamente il calendario. E non è un caso che sempre ieri la Federcalcio internazionale vista la situazione attuale ha dichiarato che «sarà flessibile e consentirà di posticipare le finestre di mercato tra la fine della stagione corrente e l’inizio della prossima». Insomma dovremmo prepararci a guardare le partite sotto l’ombrellone e a seguire il mercato tra l’autunno e l’inverno. Una rotazione di 180 grandi. Chiaro che qui bisognerà poi fissare delle date per evitare di avere finestre con inizi diversi in tutta Europa. 

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SPERANZA 14 APRILE
A proposito di date, entro il fine settimana (con ogni probabilità venerdì) il presidente della Figc, Gravina il Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora si vedranno per un ulteriore aggiornamento. Il Dpcm fissa il divieto di allenamenti al 13 aprile e nell’occasione sarà più chiaro se proseguirà o no. L’opzione migliore sarebbe quella di cominciare tra il 15 e il 18 a piccoli gruppi. Quattro settimane di preparazione poi via al campionato. Fine maggio o inizio giugno il via entro luglio lo scudetto. Ma anche se si dovesse arrivare ad un prolungamento del lockdown fino al 4 maggio, si farebbe comunque in tempo a chiudere a luglio. Possibile si vada tutti in ritiro. Qualcuno ha lanciato anche l’idea di giocare solo al centro sud. Progetto complicatissimo. Di sicuro si andrà avanti a porte chiuse. Chissà che non torni di moda l’idea di mandare in chiaro le partite. 

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