Coronavirus, la famiglia civitavecchiese bloccate a Cuba torna a casa

La famiglia civitavecchiese tornata da Cuba con l'aiuto della Compagnia portuale
di Antonio Bandinu
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Lunedì 6 Aprile 2020, 11:03
I quattro civitavecchiesi che erano rimasti bloccati a Cuba dopo l’esplosione anche nell’isola caraibica dell’emergenza Covid-19, sono finalmente tornati a casa.

In un messaggio, la mamma della famiglia composta dal compagno e da una bambina di sette anni, ringrazia a nome di tutto il gruppo il presidente della Compagnia portuale (dove i due uomini lavorano) Enrico Luciani e il vice Patrizio Scilipoti per la vicinanza dimostrata. Vicinanza che si è concretizzata nell’anticipare la cifra per comprare i biglietti di ritorno di un volo speciale messo in piedi dall’ambasciata italiana per far rientrare tutti i turisti italiani rimasti bloccati a Cuba.

Nella serata di ieri, dopo diverse peripezie, il gruppo di civitavecchiesi è riuscito a partire ed è atterrato questa mattina in Italia, all’aeroporto di Fiumicino. Un sospiro di sollievo per i tanti amici che stavano seguendo tramite i social l’evolversi di una situazione che era diventata difficile.

Il gruppo, composto dalla famiglia e da un altro ragazzo, era stato prelevato da una “casa particular” di una parente e costretto dalle autorità locali a spostarsi in un albergo all’Avana, dove avrebbe dovuto rispettare la quarantena, visto il rapido espandersi del virus. Ma a proprie spese, con tutte le difficoltà del caso, visto che i soldi stavano iniziando a scarseggiare. E con i voli di ritorno, già prenotati, che erano slittati a maggio.

“Abbiamo anticipato la cifra di questo volo speciale per i nostri quattro ragazzi – racconta Luciani – e li abbiamo fatti rientrare. Ci sono state diverse difficoltà, anche tecniche, per l’invio dei soldi. Alla fine, questa avventura si è conclusa con un lieto fine. E questo basta”.
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