Coronavirus, carceri sovraffollate bomba a orologeria: il Papa preme per un provvedimento

Coronavirus, carceri sovraffollate bomba a orologeria: il Papa preme per un provvedimento
di Franca Giansoldati
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Lunedì 6 Aprile 2020, 09:17 - Ultimo aggiornamento: 12:55

Città del Vaticano – Papa Francesco continua a martellare sul tema del sovraffollamento carcerario e la necessità di un provvedimento per impedire una strage di detenuti dietro le sbarre. Da quando è iniziata la pandemia ha fatto presente più volte, nel corso delle messe mattutine a Santa Marta e trasmesse in streaming, di affrontare un rischio più che concreto. Quattro giorni fa è morto il primo detenuto nel carcere di Bologna di covid-19 (77 anni, condannato per mafia) e nel frattempo in alcune case circondariali è scoppiata la rivolta. A Santa Maria Capua Vetere, nel casertano, circa 150 detenuti si sono impossessati di un reparto del penitenziario. 



«Penso a un problema grave in parecchie parti del mondo: io vorrei che pregassimo per il sovraffollamento nelle carceri. Dove c'è sovraffollamento c'è tanta gente in pericolo. Il rischio è che questa pandemia finisca in una calamità grave. Preghiamo, dunque, per coloro che devono prendere in questa pandemia che finisca in una calamità grave preghiamo per coloro che devono prendere decisioni in questo momento, affinché trovino una strada giusta e creativa per risolvere il problema» ha detto Francesco prima di iniziare la messa.

Le carceri infette potrebbero essere effettivamente una sorta di bomba a orologeria. Lo sa bene il Guardasigilli Bonafede, al quale sono arrivati appelli dalle associazioni che si occupano dei detenuti. La Lega ha però ripetuto al governo di essere contro a qualsiasi tipo di provvedimento che possa essere letto come uno sconto della pena. 

Nei giorni scorsi il Procuratore generale della Cassazione, Giovanni Salvi ha scritto una lettera a tutti i Procuratori generali delle Corti d'Appello per evidenziare che nei penitenziari italiani è «concreto e attuale il rischio epidemico». Per questo motivo «occorre dunque incentivare la decisione di misure alternative» per «alleggerire la pressione». 












 

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