Latina, allarme del sindaco: «Attenzione, c'è troppa genta in giro, ho chiesto di intensificare i controlli»

Latina, allarme del sindaco: «Attenzione, c'è troppa genta in giro, ho chiesto di intensificare i controlli»
di Andrea Apruzzese
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Sabato 4 Aprile 2020, 11:29
«C'è di nuovo troppa gente in giro. Dobbiamo tenere alta la guardia e per questo ho chiesto alle forze dell'ordine di intensificare i controlli». Il sindaco di Latina, Damiano Coletta, lancia l'allarme sulla situazione in città per l'emergenza Covid-19: «I dati degli ultimi giorni sui contagi ci fanno ben sperare, ma ho avuto la sensazione la concentrazione stia diminuendo nelle persone, invece proprio ora l'attenzione deve essere massima. Questa mattina (ieri, ndr), ho visto molta gente in giro, una circostanza che ho rimarcato anche al tavolo della sicurezza. Per questo ho sollecitato maggiori controlli: l'errore si rischia quando si ha l'impressione di avere scollinato».

Un ammonimento che il primo cittadino ha lanciato ieri, nella video conferenza stampa dedicata alla riorganizzazione di Coc (centro operativo comunale) e Protezione civile, con la creazione di reti di ascolto e aiuto sul territorio, per fornire immediate risposte ai bisogni della popolazione in difficoltà con velocità, efficienza, efficacia, equità: è Latina per Latina, la città vicina alle persone. «A distanza di 20 giorni dall'avvio - ha spiegato il vice sindaco, Paola Briganti - abbiamo dovuto ripensare qualcosa, perché la durata non sarà breve, e la crisi abbraccia ambiti anche economici, e si aprono scenari di rischio non sperimentati».

RETE DI ASSISTENZA TERRITORIALE
Intanto, la riorganizzazione del Coc stesso: il dirigente, Giuseppe Bondì, sarà ora affiancato anche dal comandante della Polizia locale, Francesco Passaretti e dai dirigenti degli altri settori interessati all'emergenza e da due funzionari per il raccordo delle attività di due aree, quella per l'acquisizione dei Dpi (dispositivi di protezione individuale) e del fabbisogno del volontariato. Quattro le braccia operative: in primis la Protezione civile, affiancata da Croce Rossa, Caritas, volontariato sociale. «Abbiamo invitato le associazioni di protezione civile a dare la loro disponibilità e hanno risposto già in sei, ma siamo sempre aperti». Una vera e propria rete territoriale di assistenza, «che ha l'obiettivo di ampliare la tutela, valorizzare il lavoro svolto, raggiungere più persone: nessuno sarà lasciato indietro», ha aggiunto l'assessore Cristina Leggio. Sul territorio, saranno da subito attivi i referenti di quartiere, che ascolteranno le esigenze e indirizzeranno i bisognosi verso i settori giusti; e poi la capillarità dell'informazione attraverso Croce rossa e Caritas, parrocchie, centri anziani, vicini di casa: «Una rete, ampliabile, la cui mappatura sarà disponibile sul sito del Comune già questo fine settimana».

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Centrale anche il ruolo delle associazioni solidali, trenta delle quali già in rete; dei volontari temporanei, delle imprese solidali e anche dei sostenitori. Non sarà però possibile attivare operatori singoli, come ha precisato la Briganti, «per motivi normativi e di sicurezza, ma soprattutto perché il nostro obiettivo non è solo, ad esempio, la mera consegna di un pacco alimentare, ma l'ascolto dei bisogni e la conseguente presa in carico». Ogni volontario dovrà quindi essere parte di un'associazione. Ultima battuta del sindaco sulla possibilità di un Iban del Comune per donazioni: «Stiamo lavorando alla preparazione del conto, ma vogliamo che sia una sorta di fondo di solidarietà che parta dal Comune come promotore e collettore, nell'ambito del Patto per Latina con istituzioni, associazioni di categoria, imprenditoria, fermo restando che ci deve essere una reciproca disponibilità a dialogare e a non polemizzare».
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