Moto Gp, Iannone squalificato 18 mesi: doping, ma per contaminazione

Moto Gp, Iannone squalificato 18 mesi: doping, ma per contaminazione
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Mercoledì 1 Aprile 2020, 12:19 - Ultimo aggiornamento: 14:15

Andrea Iannone è stato condannato dalla disciplinare della Federmoto internazionale per 18 mesi, dal 17 dicembre 2019 al 16 giugno 2021, per essere stato trovato positivo al controllo anti doping al Gp di Malesia del 3 novembre. Ma il paradosso è che i giudici nella sentenza hanno spiegato che il pilota abruzzese dell’Aprilia è stato vittima di una contaminazione alimentare (carne mangiata in un ristorante) che ha fatto rilevare delle tracce di drostanolone nel sangue. 

Una nota della Fim ricorda che «a seguito di un test antidoping di routine effettuato in occasione del Gran premio di Sepang, in Malesia, il 3 novembre 2019, Andrea Iannone è risultato positivo al metabolita Drostanolone 2α-metil-5α-androstane-3α-ol- 17-one, sostanza vietata dalla Wada sotto la voce "agenti anabolizzanti, 1. Steroidi androgeni anabolizzanti (Aas), a. AAS esogeno"». Motivo per cui Iannone è stato «temporaneamente sospeso dalla Fim dal 17 dicembre 2019». Il 4 febbraio 2020 sul caso si è svolta a Mies (Svizzera) un'audizione dinanzi alla Corte disciplinare. Al termine è stato decidere di sospendere l'udienza in attesa delle osservazioni scritte supplementari e finali delle parti (ovvero 28 Febbraio 2020). Un ricorso contro la decisione, ricorda la nota, può essere presentato dinanzi al Tribunale arbitrale per lo sport (Tas) a Losanna, Svizzera, entro 21 giorni dalla data di ricevimento.

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