Roma, altro colpo al bancomat con il carro-attrezzi

Roma, altro colpo al bancomat con il carro-attrezzi
di Marco De Risi
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Martedì 31 Marzo 2020, 16:48

Colpisce ancora la banda che usa un carro-attrezzi come un ariete per spaccare le vetrate delle filiali bancarie ed impossessarsi dei soldi all’interno del bancomat. Anche domenica notte il gruppo criminale ha agito in zona Massimina, all’Aurelio, per precisione al Credito Cooperativo di via Massimilla, una strada stretta e lunga, molto popolata. È andato in onda il solito copione: dopo la mezzanotte i residenti sono stati svegliati da un boato, il risultato del carro-attrezzi lanciato contro la vetrata. Poi, la fuga dei criminali sempre sul carro con un bottino da 80.000 euro. Impressionante la dinamica. Il blitz è identico al macchinoso furto accaduto giovedì notte dall’altra parte della città. La banda del carro-attrezzi colpì la filiale di Unicredit in via Martini, al Serafico. Il gruppo inizia a dilagare con più colpi messi a segno all’Aurelio, al Flaminio, sulla Cassia, al Prenestino. 

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La gang colpo su colpo si sta creando, nel mondo della malavita, la fama di essere imprendibile. Polizia e carabinieri hanno studiato un piano per mettere fine a quello che sembra un commando paramilitare: decine di auto civette sono state posizionate nei quartieri proprio per prendere i banditi del carro. Loro, è qualche testimone ad indicarlo, residenti che li hanno visti all’opera dalle finestre di casa, sono preparati sulle modalità d’azione. «Ho visto uno di loro - ha raccontato una donna agli investigatori - vedere in maniera costante un orologio che teneva in mano durante l’assalto». Gente, appunto, che si muove in modo cronometrico perché tutto fili liscio e possa evitare le pattuglie delle forze dell’ordine.

Ci sono precedenti sui quali stanno lavorando gli investigatori che potrebbero portare a risultati importanti nel giro di poco. Non dovrebbero essere in tanti, nell’ambito della malavita, a mettere a segno questi raid dalle modalità così complesse. Era il 3 maggio del 2006 quando avvenne un colpo rocambolesco nel cuore di Roma. La banda del carro-attrezzi attaccò le vetrine di Bulgari in via Condotti, a piazza di Spagna. Il bottino fu da favola. Dopo qualche mese gli inquirenti rintracciarono i responsabili che furono assicurati alla giustizia. Si trattava di criminale romani molto particolari, con uno spessore alto: a cavallo fra i furti con scasso e le rapine. Ecco che questo precedente potrebbe essere importante. La malavita romana si muove sempre su certi binari e, quindi, non è escluso che indagando nell’ambiente del colpo a Bulgari si possa trovare la carta vincente per poi, tassello dopo tassello catturare gli eredi della gang. Certo, secondo gli inquirenti, è ancora presto per capire se ci sono connessioni fra passato e presente però, ammettono, che in qualche caso storico si realizzarono delle buone indagini seguendo questo criterio. 

Non sembrano esserci dubbi che i componenti dell’attuale banda sarebbero pregiudicati. Si tratterebbe di persone che da anni seguono le strade del crimine e, quindi, sono già stati identificati più volte. Un elemento, quindi, che potrebbe risultare determinante per chiudere presto l’inchiesta. Polizia e carabinieri hanno messo in campo equipaggi in borghese a bordo di auto potenti. Un escamotage che potrebbe essere determinare a braccare la banda in fuga dall’ennesimo colpo. 

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