Coronavirus, McKinsey: «Dai servizi virtuali alla telemedicina, così la crisi ridisegnerà l'economia»

La telemedicina potrebbe ridisegnare la società futura
di Luca Cifoni
3 Minuti di Lettura
Martedì 31 Marzo 2020, 09:55 - Ultimo aggiornamento: 13:34

Una crisi che cambierà per sempre il nostro concetto di "normalità" andando a toccare non solo le abitudini dei consumatori ma anche le modalità produttive e organizzative delle aziende. E che colpirà duro (con una caduta del prodotto oscillante ad esempio nell'Eurozona tra il 4,4 e il 9,7% nel 2020, a seconda degli scenari che le scelte dei governi faranno concretizzare) ma in modo diseguale da settore a settore ed anche tra azienda e azienda all'interno dello stesso settore. La fotografia dell'emergenza Coronavirus scattata dalla società di consulenza internazionale McKinsey guarda soprattutto al dopo, indicando alle imprese alcuni possibili percorsi da seguire.

Coronavirus, reddito di emergenza, con i figli assegno più alto. Maxi liquidità alle aziende Come funziona

Tra i settori più penalizzati ci sono naturalmente la difesa e l'aerospazio, il settore aereo e il turismo, l'energia, l'auto e il lusso. In alcuni casi la violenta recessione andrà a incidere su criticità e debolezze già esistenti; anche la velocità del recupero sarà variabile e alcune abitudini non potranno essere tornare tali prima di un consistente periodo di tempo: è il caso ad esempio dei viaggi internazionali, per i quali servirà almeno un anno e mezzo prima di vedere una vera e propria ripresa.

Cosa possono fare le aziende in questo contesto? Intanto risolvere le sfide immediate, trasformando l'organizzazione del lavoro per adattarla alle esigenze di un massicio ricorso al lavoro da remoto e di una produzione necessariamente più attenta nel prossimo futuro a mitigare i rischi anche incrementando distanze e misure di sicurezza. Poi una volta rafforzata la propria capacità di resistere agli shock esterni iniziare a prepararsi per il "ritorno", quando le condizioni sanitarie lo renderanno possibile. La strategia dovrà comprendere la protezione dei dipendenti, la rassicurazione dei clienti, la revisione delle catene di fornitura e delle modalità produttive.

Alla fine, la sfida sarà quella di immaginare la "nuova normalità". Che dipenderà anche dalla rapidità e dal'efficacia con cui i governi avranno affrontato la situazione. L'analisi di McKinsey evidenza alcuni fattori con cui gli attori economici potrebbero trovare a confrontarsi. Ad esempio un cambio di abitudini profonde dei consumatori, più orientati ai servizi virtuali. Oppure una riorganizzazione della società intorno all'esigenza di tutelare la salute, in un modello basato su intelligenza artificiale e telemedicina. O ancora una nuova organizzazione del lavoro, o addirittura un diverso "contratto sociale",  che potrebbe scaturire dall'incontro tra gig economy e lavoro a distanza. Ed anche il ruolo dei governi potrebbe cambiare, con inedite forme di interventismo che investiranno la regolamentazione di alcuni settori. A partire proprio dalla sanità.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA