Il contagio da coronavirus si diffonde rapido, ma la a burocrazia va spesso a passo di lumaca. A tutti i livelli, anche nella trincea degli ospedali Covid. È accaduto anche in Ciociaria dove, è notizia di qualche giorno fa, sono risultati positivi anche alcuni infermieri di terapia intensiva. L'Asl di Frosinone, allora, ha rotto gli indugi ed ha deciso di acquistare in proprio mascherine e altri dispositivi per la protezione individuale.
Coronavirus Roma, guanti e mascherine a prezzi "gonfiati", mega sequestro di prodotti: dovevano rifornire gli ospedali
A denunciare questa assurda situazione è Danilo Magliocchetti, consigliere comunale di Frosinone e delegato al Consiglio Nazionale ANCI: “ Le guerre si combattono e poi si vincono – afferma - se la catena di comando svolge, fino in fondo il proprio ruolo, in tutte le sue componenti. Circostanza, evidentemente, non verificatasi , ne a livello centrale, che regionale, nei confronti della ASL di Frosinone, per quanto riguarda la dotazione delle mascherine protettive. La locale azienda sanitaria è stata, di fatto, lasciata da sola nel fronteggiare l’emergenza Covid-19, senza il necessario e doveroso supporto, nella fornitura di adeguati DPI per il personale sanitario”.
Secondo il consigliere la circostanza è testimoniata, inequivocabilmente, da due determine pubblicate ieri sull'Albo pretorio dell'Asl di Frosinone:
la 2470 avente ad oggetto: fornitura in urgenza di maschere facciali ffp2 per coronavirus per esigenze delle varie strutture della asl di Frosinone,
e la nr. 2471 avente ad oggetto fornitura in urgenza di mascherine protezione individuale (chirurgiche a 3 veli) per coronavirus per esigenze delle varie strutture della asl di Frosinone.
Magliocchetti attacca: “La ASL quindi, di fronte alla mancanza di adeguate risposte, centrali e periferiche, in ordine alla messa a disposizione delle mascherine, alla fine ha provveduto, opportunamente e responsabilmente aggiungo, a fare da sola e ha proceduto ad ordinare 50.000 mascherine chirurgiche a 3 veli e 245 confezioni, da 40 pezzi cadauna, di maschere facciali FFP2. il tutto ad un costo di 96.000 euro.
È veramente paradossale, che a più di 40 giorni dal manifestarsi della pandemia,l’assistenza sanitaria della provincia di Frosinone, che sta rispondendo alla grande, difronte al dramma coronavirus, con incredibile sacrificio e professionalità, in tutte le sue componenti, manageriali e sanitarie, venga messa nella condizione di dover pensare anche a reperire, motu proprio, i DPI adeguati”.
La conclusione è amara: “Tanto valeva, che Governo e Regione dicevano fin dall’inizio, che le ASL da sole , dovevano procurasi le mascherine. Avremmo certamente risparmiato, da un lato, tempo prezioso, dall’altro angosce e preoccupazioni al personale sanitario del territorio, costretto a fronteggiare una epidemia con mezzi, in talune circostanze, inappropriati”.
E il problema esiste anche per i cittadini comuni. In questi ultimi gionri, infatti, tutti i ciociari sono stati obbligati a dare la caccia alle famigerate mascherine protettive utilizzando canali ufficiali e non, con prezzi che sono schizzati alle stelle. Quello che normalmente costava al massimo un euro, ora si trova a prezzi almeno quadruplicati: quattro o cinque euro. Sembra di essere tornati indietro nel tempo, all’economia sommersa dei tempi di guerra. Alla borsa nera, insomma. Ora però, a Frosinone , il sindaco ha detto che da giovedì inizierà a far distribuire gratuitamente le mascherine alle famiglie frusinati. Staremo a vedere.
Coronavirus Frosinone, le mascherine negli ospedali non arrivano, l'Asl stanzia 96mila euro per acquistarle
di Luciano D'Arpino
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Martedì 31 Marzo 2020, 07:05 - Ultimo aggiornamento: 10:06
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