Coronavirus Veneto, 8.724 casi, 11 morti nella notte. Zaia: «Picco il 15 aprile, no a tassa di scopo»

Coronavirus Veneto, 8.724 casi, 11 morti nella notte. Zaia: «Picco il 15 aprile, no a tassa di scopo»
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Lunedì 30 Marzo 2020, 14:12

Coronavirus, in Veneto oggi si contano 8.724 casi, 11 morti nella notte. Il governatore Luca Zaia: «Picco il 15 aprile, dico no alla tassa di scopo». Sono 8.724 i casi di infezione da SARS-CoV-2 in Veneto registrati fino a stamani, secondo il bollettino regionale diffuso da Azienda Zero. Rispetto al pomeriggio di ieri si contano 215 contagiati in più; il maggior numero (2.103) è in provincia di Padova, tranne il focolaio di Vo' rimasto invariato. In isolamento domiciliare - che comprende contagiati e contatti - ci sono 19.895 persone, in diminuzione rispetto alle 20 mila registrate ieri. Sono 1.633 (+16) i pazienti ricoverati in area 'non critica', ma scendono a 356 (-4) quelli in terapia intensiva. I dimessi sono 747, i deceduti 413, +11 rispetto a ieri pomeriggio.

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Zaia: picco previsto per il 15 aprile. «Ci giochiamo la partita questa settimana, che sarà una settimana cruciale. L'isolamento sociale e lo stare in casa hanno dimostrato di essere misure che hanno funzionato, ed aiutato a rallentare la velocità del contagio, per questo sto preparando un'ordinanza per rinnovare per alcuni giorni le restrizioni in vista del picco che come previsto dovrebbe essere per il 15 aprile». Lo ha annunciato il presidente del Veneto, Luca Zaia oggi nel corso del consueto punto stampa.

Zaia: test entro 5 giorni per i malati a casa. «Abbiamo completato il nuovo piano di sanità pubblica che rimette in asse tutte le attività da avviare». Lo ha annunciato il presidente del Veneto, Luca Zaia nel punto stampa alla Protezione Civile a Marghera. «Nel nuovo piano di sanità pubblica - ha spiegato - abbiamo previsto che entro 5 giorni si possano effettuare test a tutti coloro che sono a casa malati, incluse le infusioni di clorochina a domicilio per evitare l'ospedalizzazione per quanto sia possibile, questo riguarda anche le case di riposo», ha concluso.


Zaia: la prima misura da prendere sarebbe stata quella di isolare tutti gli over 70. «Con il senno di poi, la prima misura da prendere contro il coronavirus sarebbe stata quella di isolare tutti gli over 70. La verità è che non è stata fatta perché nessuno ci ha indicato strada, che sarebbe stata quella maestra». Lo ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia nel corso del consueto punto stampa. E sul fronte anziani, il governatore del Veneto ha annunciato che «per l'emergenza nelle case di riposo , che ad oggi ospitano 30 mila anziani nella regione, abbiamo avviato una task force che quotidianamente entra nelle strutture per lo screening, e fare i tamponi ad operatori e ospiti, purtroppo ad oggi abbiano avuto 40 decessi che si aggiungono alle statistiche ufficiali che registrano i decessi negli ospedali».  Zaia ha ribadito che «purtroppo nelle case di riposo vi sono i candidati ideali per questo virus : anziani spesso con altre gravi patologie pregresse: Per questo è fondamentale separare decisamente gli ospiti positivi da quelli negativi per evitare che il virus si diffonda», ha spiegato.

Zaia: non vogliamo fare tassa di scopo. «Faremo di tutto perché tutti abbiano un ristoro, ma se non c'è un Piano Marshall nazionale noi non mettiamo tasse». Lo ha detto ai giornalisti il presidente del Veneto Luca Zaia, a proposito della crisi economica legata al Coronavirus. «Ci aspettiamo risorse da Roma - ha aggiunto - non vogliamo fare tassa scopo, e tantomeno farla pagare a imprese che sono chiuse. Rendiamoci conto che la 'partità del turismo è persa. E sono anche d'accordo con Tremonti nel dire che bisogna mettere in sicurezza il debito pubblico. E l'Europa, se c'è, batta un colpo. Ho visto l'intervento di Draghi, ma lui non c'è più alla Bce, preghiamo Dio», ha concluso.
 

 
 

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