Civita Castellana, la crisi del distretto ceramico colpito dall'emergenza virus: il servizio sulla Bbc

Augusto Ciarrocchi, della Ceramica Flaminia, intervistato dalla Bbc
di Ugo Baldi
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Domenica 29 Marzo 2020, 16:26 - Ultimo aggiornamento: 18:16

Distretto italiano dell'arredo bagno bloccato dall'emergenza coronavirus, un brutto colpo per l’economia che ha attirato l'attenzione della televisione inglese Bbc.

Sono 40 le aziende del distretto della ceramica di Civita Castellana (Viterbo) che hanno chiesto di attivare la procedura della cassa integrazione, a causa del Coronavirus: 30 sono del settore e 10 dell’indotto. Altre imprese con molta probabilità si aggiungeranno nei prossimi giorni. Si attesta, per ora, a 2500 il numero dei lavoratori coinvolti, secondo un calcolo dei sindacati di categoria.

Le esportazioni dal polo civitonico destinate ogni anno in Gran Bretagna sono di oltre 4 milioni e mezzo di euro, secondo la ricerca del centro studi di Intesa Sanpaolo. La tv britannica, in un servizio in cui si parla delle problematiche in Italia legate al virus, ha inviato una troupe guidata dal giornalista Mark Lowen per intervistare Augusto Ciarrocchi, numero uno della ceramica Flaminia (oltre che presidente della sezione ceramica di Unindustria). 



 «La chiusura degli stabilimenti – ha detto l’imprenditore alla Bbc – avrà un impatto molto forte sull’economia locale.Comprendiamo le misure adottate dallo Stato per fermare il virus, ma è anche vero che per le aziende sarà difficile ripartire velocemente dopo lo stop». Intanto anche la Ceramica Simas, tra quelle che hanno fermato la produzione, ha assicurato i propri dipendenti.

Alla Ceramica Catalano stop alla produzione, ma dipendenti assicurati contro il virus

«Volontariamente – ha detto il direttore Marco Giuliani – abbiamo stipulato una polizza assicurativa sul rischio di contagio da Coronavirus per tutti i dipendenti, valida fino al 31 dicembre 2020. L’assicurazione prevede un’indennità da ricovero e un’indennità da convalescenza, oltre a un pacchetto assistenza post ricovero. Con l’augurio che nessuno la debba attivare».

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