Come già annunciato c’è l’esonero dal pagamento delle tariffe delle rette dei servizi educativi per la prima infanzia, del trasporto scolastico e della refezione scolastica per tutto il periodo della sospensione dell’attività dovuta all’emergenza sanitaria nazionale da Covid-19. Previsti rimborsi per chi ha pogato (per esempio la rata annuale delle mense). C’è la sospensione pagamento parcheggi su aree blu in tutta la città e apertura Ztl dalle 7 alle 13 per il periodo legato all’emergenza dopo il rinnovo dell’ordinanza fino al 3 aprile.
Per la Tari (tassa sui rifiuti), Imposta comunale sulla pubblicità e Tosap (il suolo pubblico) nessuna sanzione e interessi se la prima rata della Tari che scade il 3 aprile viene versata entro il3 giugno; se la seconda rata dell’Imposta comunale sulla pubblicità, prevista per il 31 marzo, viene versata entro il 3 giugno; la seconda rata della Tassa occupazione spazi e aree pubbliche permanente prevista per il 30 aprile, viene versata entro il termine del 3 giugno. Il Comuen fa un passo avanti, il conto dice che il “buco” se nessuno paga alle scadenze previste potrebbe anche superare i 15 milioni di euro (13,5 vale solo la rata Tari, un anno di Tosap vale 1,7 milioni, un anno di tassa sulla pubblictà 3,7 milioni e un anno di mense e trasporti dei servizi all’infanzia tocca i 3 milioni). Il Comune resta in attesa che dal governo Conte «provengano ai Comuni doverosi strumenti e necessarie risorse per supportare in maniera più incisiva le diffuse difficoltà dei cittadini». Per la Tari il Comune, anche al fine di garantire il servizio, invita aziende e famiglie che sono nella possibilità, a provvedere al pagamento per la scadenza del 3 aprile».
Dopo aver bacchettato Romizi per il mancato rinvio della prima rata Tari, il centrosinistra (Partito Democratico, Idee Persone Perugia e Rete Civica Giubilei), esprime soddisfazione perché «è stata accolta l’ennesima nostra proposta». «Meglio tardi che mai», dicono Pd e civici di centrosinistra ricordando che il Comune è arrivato ala soluzione del blocco della sanzioni senza passare per il rinvio della prima rata come era stato richiesto da più parti.
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